Il decreto legge interpretativo messo a punto dal governo per risolvere il caos delle liste del Pdl alle regionali nel Lazio e in Lombardia è composto da tre articoli. Il primo, quello principale, contiene 5 commi, costituendo il cuore del provvedimento.
Il provvedimento, si legge nell’intestazione, è «finalizzato all’intepretazione autentica» delle norme per la presentazione dei candidati. In particolare, il decreto fissa il principio secondo il quale chi si trova all’interno degli uffici elettorali del tribunale è può provarlo, ha diritto di presentare liste. Norma questa da applicare per riammettere la lista provinciale del Pdl a Roma. «Il rispetto dei termini orari di presentazione delle liste dei candidati – si legge nel provvedimento – è assicurato con il comprovato ingresso nei locali del competente tribunale o corte d’appello entro l’orario previsto, dei delegati incaricati delle apresentazione delle liste». Il decreto consentirebbe poi, secondo quanto previsto dall’ultimo comma del primo articolo, di presentare le liste a Roma il primo giorno non festivo, dopo la pubblicazione del provvedimento, vale a dire lunedì dalle 8 alle 16.
Quanto alla verifica delle liste, la veridicità delle firme e la regolarità della loro autenticazione non sono invalidate dalla presenza di irregolarità meramente formali, come la mancanza o non leggibilità del timbro di chi autentica, dei dati relativi alla sua qualifica, della data e del luogo. Questo passaggio
consentirebbe il rientro del listino di Roberto Formigoni.
Il secondo articolo inoltre accorcerebbe i tempi della campagna elettorale e il terzo e ultimo sarebbe relativo all’entrata in vigore.
«Il comma 1 del decreto fa riferimento a chi è in grado di provare in qualsiasi modo di essere all’interno del tribunale o della corte d’appello entro i termini: e noi tra le altre cose abbiamo una dichiarazione del Tribunale che attesta che c’eravamo. Per cui lunedì, come prevede il comma 4, già possiamo depositare le liste all’ ufficio centrale circoscrizionale del Tribunale di Roma, dove normalmente si depositano e dove peraltro la nostra documentazione si trova già», ha spiegato il responsabile elettorale del Pdl, Ignazio Abrignani. (Beh, buona giornata).