Ancora niente.
Anzi il premier Olmert ha dato il via alla più vasta operazione terrestre dall’inizio del conflitto, e dichiara — Nessuna tregua nei prossimi giorni —.
Intanto si continua a scavare e a recuperare cadaveri.
Il tuo articolo l’ho trovato molto ironico, esplicativo ed anche un po’ arrabbiato, forse non abbastanza, (ma io sono un impulsivo), però continuo a pensare che questa guerra è iniziata in un momento sbagliato, per ricevere aiuti concreti.
Ci sono le vacanze!
Le manifestazioni, lo scendere in piazza, l’urlare lo sdegno la vergogna come esseri umani, la rabbia… non è il momento. Forse se la cosa fosse iniziata verso metà ottobre il pubblico sarebbe stato più coinvolto, ma ora proprio no.
D’altra parte questo periodo dell’anno è agognato da troppe persone. Interi armadi e cassetti ricolmi con costumi e vestiti trattenuti con forza nei cassetti o dietro sportelli per almeno sei mesi aspettano di esplodere in tutti i loro toni di colore e fantasie stilistiche; e che mi perdo un occasione così. Sfoggiare, finalmente mostrarmi al meglio, dopo giorni e giorni di sacrifici, alimentari, o ginnici per dire “beccati questo”!
Quindi cari bambini e povera gente che ogni minuto del giorno e della notte riuscite ancora a vivere, è vita in più, resistete, e sperate solo in voi stessi.
Nel frattempo speriamo che il teatrino diplomatico si rimbocchi le maniche e s’incazzi di brutto e faccia capire che il tempo dei pupazzi è finito!
Questione di razza
-Che cane buffo! E dove l’ hai trovato? –
Er vecchio me rispose: -é brutto assai,
ma nun me lascia mai: s’ é affezzionato.
L’ unica compagnia che m’ é rimasta,
fra tanti amichi, é ‘ sto lupetto nero:
nun é de razza, é vero,
ma m’ é fedele e basta.
Io nun faccio questioni de colore:
l’ azzioni bone e belle
vengheno su dar core
sotto qualunque pelle.
Trilussa