L’Università olandese di Leida ha annunciato, ieri sul suo sito, di avere ottenuto la mappa del Dna di una donna. Lo riferisce l’Agenzia Ansa di ieri.
La mappa del Dna di una donna è la prima al mondo e la prima di un essere umano europeo.
Finora sono state ottenute 4 mappe di Dna umano e appartengono tutte a uomini: due americani e due africani.
I ricercatori olandesi del Centro medico dell’Università di Leida, guidati da Gert-Jan van Ommen, scrivono sul loro sito web che i risultati non sono ancora stati sottomessi alla comunità scientifica. Mentre li aspettiamo, possiamo scommettere che sulla mappa del menoma della donna non c’è traccia di “sesso debole”.
La qual cosa potrebbe scompaginare la tendenza, per altro molto italiana, a emarginare le donne da incarichi di responsabilità. Credo anche che potrebbe finire la superstizione maschilista, che vuole che, per essere considerata, una donna debba dimostrare di avere le palle.
Potrebbe essere un brutto colpo al sessismo strisciante. Compreso quello che vede alcune donne fare le carognette, per essere così meglio accette tra i maschilisti.
Comunque aspettiamo con ansia che i risultati degli studi del Centro medico dell’Università di Leida vengano resi noti.
Magari un giorno avremo più ministre (e meno subrette) al Governo, e, magari, più donne a capo di aziende, che non siano proprio solo le figlie uniche dei fondatori dell’azienda. Insomma, non solo CEO ma anche CEA. Beh, buona giornata.