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Ripresa? Negli Usa si è rotta un’altra banca.

Usa, fallisce Cit group: è la quinta maggior bancarotta di tutti i tempi-ilmessaggero.it

Cit Group chiede la bancarotta pilotata: a poche ore dal via libera alla richiesta del Chapter 11 da parte del consiglio di amministrazione, il gruppo finanziario americano specializzato nei prestiti commerciali presenta al tribunale per la bancarotta del Southern District di New York la documentazione, denunciando debiti per 65 miliardi di dollari e asset per 71 miliardi di dollari.

La richiesta di bancarotta pilotata della società potrebbe tradursi – riporta il Wall Street Journal – per il Tesoro americano nella prima perdita nell’ambito del programma di salvataggi messo in atto. Il Dipartimento guidato da Timothy Geithner ha investito 2,3 miliardi di dollari di soldi dei contribuenti nella società nel tentativo di stabilizzarla. Dallo scorso anno il Tesoro ha investito 400 miliardi di dollari in diverse aziende americane in tutti i settori di attività: molte società, come Goldman Sachs, hanno già provveduto a restituire i fondi ottenuti.

Cit Group si presenta in tribunale con i creditori che hanno già dato il loro via libera al piano di riorganizzazione della società, che potrà avvalersi di una linea di credito da 1 miliardo di dollari accordato dall’investitore Carl Icahn come prestito debtor-in-possession. Cit Group punta a uscire dalla bancarotta in due mesi.

Con il Chapter 11 Cit Group mira a riddure il proprio debito di 10 miliardi di dollari. «La decisione di procedere con il nostro piano di riorganizzazione – spiega in una nota il presidente e amministratore delegato Jeffrey Peek – consentirà a Cit Group di continuare a fornire fondi alle piccole e medie imprese, un settore di importanza vitale per l’economia americana». Cit Group, vittima ‘credit crunch’ e la recessione, ha tentato in tutti i modi di evitare la bancarotta, ma senza successo. I creditori hanno bocciato seccamente l’ultima offerta di swap avanzata: il 90% ha invece appoggiato il piano per la bancarotta pilotata.

Secondo Brian Charles, analista di R.W. Pressprich & Co, anche se Cit Group emergesse intatta dalla bancarotta la sua capacità di concedere prestiti si ridurrebbe di circa il 20% in due anni. Il Chapter 11 «è rischioso: non c’è certzza che Cit Group ne emergerà» osserva Donald Workman, dello studio legale Baker Hostetler. Ma per altri osservatori il piano di riorganizzaizone di Cit Group mette la società in una buona posizione: «Se l’accordo è già concordato – mettono in evidenza alcuni osservatori – i problemi possono essere risolti in bancarotta senza perdere i clienti». (Beh, buona giornata)

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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