Crolla il pil dei paesi della zona-euro. Secondo L’Eurostat si è avuta una diminuzione del 4,8% nel primo trimestre 2009 su base annua, mentre la diminuzione per i paesi dell’Unione Europea è stata del 4,5%. In Italia il calo è del 5,9%.
“Germania, la più colpita”. I dati del prodotto interno lordo nel primo trimestre 2009 rispetto agli ultimi tre del 2008 hanno segnato un calo del 2,5% nell’Eurozona. Per l’Italia la contrazione è del 2,4%.L’economia più colpita è stata quella tedesca, con la Germania che ha avuto un calo del 3,8%. Male anche Spagna (-1,9%) e la Francia (-1,2%).
Polonia in controtendenza. Tra i Paesi dell’est – la cosiddetta Nuova Europa – resiste alla recessione solo la Polonia, che segnala una crescita trimestrale dello 0,4% e annuale dell’1,9%. In Lituania il calo sul trimestre precedente è del 10,5%, in Lettonia dell’11,2%. Numeri negativi anche per Estonia, Romania, Slovaccia e Ungheria.
Consumi e investimenti. L’Eurostat spiega che le spese di consumo delle famiglie hanno visto, rispetto al trimestre precedente, un calo dello 0,5% nell’eurozona e dell’1,0% nell’intera Unione Europea. Gli investimenti hanno visto una contrazione del 4,2% nell’eurozona e del 4,4% nell’Ue-27. Le esportazioni sono calate rispettivamente dell’8,1% e del 7,8%. In calo anche le importazioni, rispettivamente del 7,2% e del 7,8%.
“Inflazione zero”. Intanto Eurolandia viaggia verso un periodo di inflazione zero e si avvia ad un nuovo periodo di riduzione della crescita. Secondo un membro del board della Banca Centrale europea, l’austriaco Ewald Nowotny, “nel 2009 ci sarà una drastica contrazione del pil, mentre nel 2010 avremo molto probabilmente una crescita zero”. Poi ha aggiunto: “Nei prossimi mesi avremo un periodo di inflazione negativa che non definiremo deflazione ma piuttosto processo di disinflazione”. Beh, buona giornata.