In Italia i figli nascono volentieri fuori dal matrimonio. Le nascite extra-matrimoniali sono aumentate in Italia del 70% (dall’8,1% al 13,7%, rispetto a dieci anni fa) e ora sono in linea con gli altri Paesi europei, dove il primo figlio nasce prima del matrimonio.
E’ la fotografia della famiglia italiana scattata dall’ indagine conoscitiva della commissione Affari sociali della Camera e presentata a Montecitorio. Lo studio, che mette sotto osservazione il periodo tra il 1994-95 e il 2004-05, mostra nello stesso tempo come siano sempre di più le coppie senza figli o le persone che non arrivano mai all’altare e come la famiglia tenda inesorabilmente “all’invecchiamento”, dovuto principalmente al miglioramento delle generali condizioni di salute .
La conseguenza è una netta riduzione delle famiglie numerose: diminuiscono infatti dall’8,4% al 6,5% i nuclei con almeno tre figli. Poi, si osserva un invecchiamento della popolazione superiore ad altri Paesi europei.
Ci si sposa insomma più tardi, con il conseguente aumento dell’età in cui si diventa mamme e il ritardo d’uscita dalla famiglia d’origine. Secondo i dati Istat citati dall’indagine, nel 2004 l’età media delle mamme italiane e’ stata di 30,8 anni contro i 26,6 della media europea. Una decisione, quella di ritardare la maternità, dovuta in larga parte alla precarietà del lavoro.
Il secondo dato che emerge dall’analisi è il carattere “sempre più difficoltoso”, per le donne italiane, del “contemperamento degli impegni lavorativi e domestici con i compiti di cura” come l’assistenza agli anziani, ai figli minori e i lavori domestici.
Sempre secondo l’indagine “il 77% del tempo complessivamente dedicato al lavoro familiare è ancora a carico della donna, con il conseguente persistere di una significativa disuguaglianza di genere in quest’ambito”. La divisione dei ruoli all’interno della famiglia “risulta”, quindi, “ancora rigida poiché pur essendo oggi i padri più collaborativi rispetto al passato, i cambiamenti sono piuttosto lenti: da dati Istat – continua la commissione Affari sociali – si rileva infatti che il tempo dedicato dai padri al lavoro familiare è cresciuto di 16 minuti in 14 anni.
Ricapitolando: 1) il lavoro precario uccide la famiglia (oltre che molti lavoratori, come si evince dalle terrificanti indagini degli ultimi anni); 2) essere donna è difficile e faticoso, grazie alle politiche neoliberiste che hanno fatto a pezzi il Welfare, cioè l’accesso gratuito ai servizi sociali che erano un modo per alleviare il peso, economico e sociale dei compiti di una famiglia; 3) se si guadagna di meno, per colpa del precariato e si spende di più, per colpa dei tagli alla spesa pubblica, i maschi tendono a scaricare le loro responsabilità sulle donne.
Questa è la fotografia della realtà sociale del nostro Paese. Il Family Day, crociata cattolica contro i Dico e il testamento biologico, contro le libertà civili individuali e in definitiva contro il Governo, con la realtà sociale della famiglia italiana non c’entra proprio niente. E’ pura ideologia, è una manifestazione politica della volontà politica del Vaticano di continuare a esercitare il suo peso e la sua influenza nella scena politica italiana.
Scelta legittima, per carità: come legittimo è prendersi una vacanza dalla realtà e navigare (a pagamento) su Second Life. Beh, buona giornata.
Una risposta su “Il Family Day, Second Life del Vaticano.”
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11 MAGGIO, ore 21.30 – FAMILIES NIGHT
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Vi scriviamo per informarvi di un’iniziativa, nata su Internet, tra i
Bloggers, che stà raccogliendo adesioni su tutto il territorio nazionale.
In risposta al “Family Day”, manifestazione organizzata da una parte del
mondo cattolico (in chiara risposta alla proposta governativa dei Dico), tantissimi Bloggers, credenti e non credenti ma uniti dalla voglia di difendere i Diritti delle minoranze e la Laicità dello Stato, vogliono lanciare, con la forza del dialogo e del “Possumus”, il FAMILIES NIGHT.
http://familiesnight.splinder.com/
La notte che precede il 12 maggio, l’11 maggio alle ore 21,30,
accenderemo una candela nelle finestre delle nostre case, per accendere
la speranza dei diritti per TUTTE le famiglie, per illuminare la notte
dall’oscurantismo di chi si ostina a non volere considerare uguali tutte
le forme di amore.
Una risposta senza provocazioni e soprattutto civile. Siamo convinti che
un’iniziativa non violenta e fortemente simbolica ma comunque determinata nella richiesta dei diritti civili ancora oggi negati), sia la migliore risposta a chi invita continuamente ad abbassare i toni dello scontro tra laici e cattolici.
Speriamo che vorrete essere dei nostri!!
Perchè l’11 maggio possa essere una notte di luce e speranza per tutti.
(Per maggiori informazioni e soprattutto per segnalare una eventuale adesione, indichiamo come riferimento il blog sopraindicato)