“Le veline laureate e preparate politicamente sono di gran lunga più apprezzabili di alcune telegiornaliste che non conoscono l’italiano”. Ma soprattutto Benito Mussolini non fu “un dittatore spietato e sanguinario”, perse la guerra perchè fu “troppo buono”, fu “blando” sulle leggi razziali e, infine, i repubblichini furono “i partigiani di destra”, perché lottarono per un ideale. Sono alcune delle dichiarazioni del senatore del Pdl Marcello dell’Utri, intervistato da Klaus Davi per il programma Klauscondicio. Dell’ Utri cerca un diversivo per distogliere l’attenzione dall’amico Silvio, nei guai con la moglie e con il consenso elettorale. I vecchi trucchi funzioneranno ancora? Riuscirà il Cavaliere a riconquistare la fiducia di un paio di milioni di elettori cattolici, per niente ben disposti ad accettare l’idea di un secondo divorzio dell'”unto del Signore”? Beh, buona giornata.
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