di f. de b.- corriere.it
Arcore, domenica sera. Una domenica molto diversa da tutte le altre. Silvio Berlusconi è amareggiato. «Sono indignato». Ha letto, con sorpresa, dell’intenzione di sua moglie di divorziare. Prima, afferma, non ne sapeva nulla. «Veronica è caduta in un tranello. E io so da chi è consigliata. Meglio, sobillata. La verità verrà fuori, stia tranquillo». Presidente, e lei pensa che si possa, come in altre occasioni, riconciliare un rapporto che dura da quasi trent’anni, di cui diciannove di matrimonio? «Non credo, non so se lo voglio io questa volta. Veronica dovrà chiedermi scusa pubblicamente. E non so se basterà. È la terza volta che in campagna elettorale mi gioca uno scherzo di questo tipo. È davvero troppo».
E i figli? Non dovete pensare ai tre figli, e poi c’è un altro nipotino in arrivo? «I figli sono solidali con me». «Sa come chiamo io tutto quello che è accaduto in questi giorni? Criminalità mediatica». Non esageri, presidente, Repubblica e Stampa hanno fatto semplicemente il loro lavoro. E non le dico la mia sofferenza. No, sostiene il Cavaliere che c’è un disegno. Una manovra per metterlo in difficoltà ed esporlo persino al ridicolo, proprio nel momento in cui la sua popolarità è al massimo. E sua moglie ne sarebbe diventata complice inconsapevole. «Veronica è semplicemente caduta in un tranello mediatico». Sì, ma le veline le avete messe in lista e poi, dopo la lettera di sua moglie all’Ansa («Ciarpame senza pudore, io e i miei figli siamo vittime… ») le avete tolte? «Guardi, direttore, voglio dirlo una volta per tutte, e chiaramente: non avevamo messo in lista nessuna velina e quelle tre che sono state escluse all’ultimo minuto erano bravissime ragazze, con ottimi studi. Altro che veline. Veronica ha creduto alle tante cose inesatte scritte sulla stampa, purtroppo».
E le tre ragazze entrate effettivamente nelle liste delle candidature per le europee? «Lara Comi ha due lauree, ha coordinato i giovani del Pdl in Lombardia, è dirigente della Giochi Preziosi. Mai andata in tv. Licia Ronzulli è una manager della sanità di altissimo livello, è responsabile delle professioni sanitarie e delle sale operatorie del Galeazzi; l’imprenditore della sanità Giuseppe Rotelli la stima molto, va due volte l’anno in Bangladesh. Barbara Matera è laureata in scienze politiche, me l’ha consigliata Gianni Letta, è la fidanzata del figlio di un prefetto suo amico. Ecco, ha fatto una parte in Carabinieri 7 su Canale 5, ma mai la velina. Insomma, mi creda, è una montatura. Parliamo di tre ragazze in gamba su settantadue candidati. E che male c’è se sono anche carine? Non possiamo candidare tutte Rosy Bindi… ».
Presidente, e poi c’è la festa napoletana della giovanissima Noemi Letizia, alla quale lei ha partecipato a sorpresa. «Anche qui sono state scritte cose inesatte. Le racconto come è andata veramente. Quel giorno mi telefona il padre, un mio amico da tanti anni. E quando sa che in serata sarei stato a Napoli, per controllare lo stato di avanzamento del progetto per il termovalorizzatore, insiste perché passi almeno un attimo al compleanno della figlia. Solo due minuti, mi assicura. La casa è vicina all’aeroporto. Mi faresti un grande regalo. Non molla. Io non so dire di no. Eravamo in anticipo di un’ora e ci sono andato. Nulla di strano, è accaduto altre volte per compleanni e matrimoni. Pensi che ho fatto le fotografie con tutti i partecipanti, i camerieri, persino i cuochi. Le pubblicherà Chi sul prossimo numero perché me le ha chieste quel diavolo di Signorini». D’accordo, presidente, ma perché quella ragazza Noemi la chiama papi? «Ma è un scherzo, mi volevano dare del nonno, meglio mi chiamino papi, non crede?».
Quell’episodio, dice Berlusconi, è stato montato ad arte. E Veronica avrebbe creduto a molte delle versioni, false, sulla serata napoletana, domenica 26 aprile, conclusa con un incontro con Aurelio De Laurentiis. Quella sera il suo Napoli aveva battuto l’Inter, facendo un favore al Milan nell’inseguimento impossibile alla capolista. «Ho ringraziato De Laurentiis che si è fatto perdonare a metà l’eliminazione dalla Champions’ League che ci inflisse, battendoci, nello scorso campionato».
Amareggiato e deluso, Silvio Berlusconi non pensa che questa volta sia possibile una riconciliazione. Arcore e Macherio, dove risiede la moglie, sono vicine. Gli amici comuni se lo augurano. Basterebbe poco. Una spiegazione franca, come succede fra coniugi. Ma nella domenica quasi estiva di Arcore l’aria è molto diversa dalle altre volte. E il Cavaliere è offeso. Chi lo conosce bene dice che questa volta, per riconquistare Veronica, non andrà di sorpresa al suo compleanno a Marrakesh, avvicinandola vestito da berbero per poi svelarsi di colpo con un bellissimo gioiello in regalo. Ma non si sa mai. Il nostro modesto auspicio è che ciò avvenga. Magari in forma del tutto privata. (Beh, buona giornata).