Il Pd seguirà “criteri di serietà. Faremo quello che fanno tutti i paesi europei: manderemo a Bruxelles soltanto persone che resteranno fino alla fine della legislatura a svolgere il loro lavoro nell’interesse del paese, non imbrogliando gli elettori per dimettersi un minuto dopo essere stati eletti”. Così Dario Franceschini, in un’intervista al Tg3, ribadisce la linea del suo partito a proposito delle candidature per le prossime elezioni europee di giugno.
Ma il segretario del Pd non si riferisce soltanto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, capolista alle europee, ma anche al leader dell’Idv, Antonio Di Pietro: “Non mi riferisco solo a Berlusconi. Gli italiani sono stanchi di politici che dicono cose e nei comportamenti fanno l’opposto. Mi riferisco purtroppo anche a Di Pietro – osserva – che per i suoi elettori e’ diventato un simbolo di legalità e intransigenza e poi alle elezioni europee fa la stessa scelta di Berlusconi: si candida in un posto in cui non potrà stare nemmeno un minuto perché incompatibile per legge. Facendo così tradisce i suoi elettori”.
“Anche noi dell’Italia dei Valori manderemo al Parlamento europeo coloro che rimarranno fino alla fine e che svolgeranno un lavoro nell’interesse del Paese. Ma noi, a differenza del Pd, faremo di più: ci opporremo ai candidati Berlusconi e Bossi con tutte le forze perché essi, in quanto leader, sono espressione di un partito. Chi dirige il partito di vera opposizione ha il dovere di candidarsi per offrire una valida alternativa agli elettori. Lasciamo, dunque, a Franceschini e ai suoi la pilatesca scelta di ‘armiamoci e partite’ di ben altra memoria”. Così il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, risponde all’attacco del leader del Pd, Dario Franceschini. Beh, buona giornata.