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La Pasqua triste degli italiani in crisi.

PASQUA: FIPE, PREVISIONI DI FORTE CALO PER I RISTORANTI

(ASCA) – Roma, 11 apr – Un po’ per la crisi economica e un po’ per il clima triste per il terremoto fanno prevedere alla Fipe (pubblici esercenti) un forte calo di lavoro per i ristoranti.

Insomma, clima mesto per la Pasqua degli italiani. La ricorrenza della Resurrezione cosi’ a ridosso del dramma in corso in Abruzzo ha attenuato notevolmente il clima di serenita’ e di gioia tipico di questa festa. Le ferite profonde inferte fisicamente e moralmente agli italiani si ripercuotono anche nel comportamento in occasione di questa festivita’.

Il clima di difficolta’ economica aveva gia’ condizionato le scelte dei consumatori ed e’ stato appesantito dalla tragedia del terremoto. Soprattutto quest’ultimo evento sembra aver influito sulle tradizioni. Gli italiani non sembrano avere molta voglia di acquistare abbacchi, capretti, colombe e uova di cioccolato e molti di loro vivrebbero il pranzo al ristorante in dissonanza con l’umore triste di questi giorni. Da un’analisi del centro studi Fipe, infatti, risulta che nonostante la quasi totalita’ dei ristoranti tradizionali (94,5% pari a 54mila unita’) sara’ aperto, saranno non piu’ di 4,3 milioni gli italiani che sceglieranno di stare fuori casa, generando una spesa di circa 182 milioni di euro. Notevole e’ il numero dei ristoratori pessimisti (40,9%) pessimista a cui si aggiunge la percentuale (59,1%) di coloro che non prevedono grandi variazioni rispetto allo scorso anno. I prezzi contenuti per il pranzo tutto compreso (circa 42 euro) non riusciranno, secondo l’indagine, a distrarre la popolazione dal clima di difficolta’. Il calo nei ristoranti sara’ soprattutto da parte dei residenti.

”E’ una situazione brutta e triste – ha commentato il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani – ed e’ comprensibile questa reazione. La misura del dolore e’ data proprio dalla rinuncia ai simboli della tradizione, come il consumo di abbacchio e altri piatti tradizionali”.

Pasquetta, giornata in cui tradizionalmente si preferisce la scampagnata al ristorante, vedra’ una percentuale di locali chiusi di poco superiore a quella del giorno prima, con risultati di fatturato per il 58% dei ristoratori in linea con l’anno precedente. Si prevedono, infatti, 2,6 milioni di clienti per un incasso stimato in poco piu’ di 105 milioni di euro che fara’ salire a oltre 287 milioni e mezzo di euro la spesa complessiva delle due giornate. L’offerta di un menu ”tutto compreso” sara’ praticata da oltre il 77,8% dei ristoranti con un prezzo medio leggermente inferiore a quello dell’anno scorso (40,30 euro contro i 41 del 2008) pari cioe’ a una flessione del 1,7%. La clientela di Pasquetta sara’ composta per il 33,2% da gruppi di amici e per il 24,2% da singole famiglie, prevalentemente turisti italiani (48,4%) di fascia di eta’ giovane (64,5%).

PASQUA. Il giorno di Pasqua saranno in attivita’ 94,5% ristoranti pari a poco piu’ di 54.000 unita’.

Per il 59,1% dei 270 intervistati i risultati attesi sono sullo stello livello dell’anno precedente sia in termini di clientela che di fatturato, mentre circa quattro ristoratori su dieci sono pessimisti e si aspettano una Pasqua sottotono rispetto all’anno scorso. Dunque il saldo e’ negativo.

Sono attesi poco piu’ di 4,3 milioni di clienti per una spesa pari a 182 milioni di euro.

Vengono date in flessione tutte le tipologie di clientela in particolare quella non turistica.

Al ristorante prevale l’offerta del menu ”tutto compreso” ad un prezzo medio di 42,70 euro, pari all’ 1,8% in meno rispetto al 2008. Menu tradizionale in sette ristoranti su dieci. L’agnello e’ il secondo piatto per eccellenza piu’ o meno in ogni regione, mentre grande varieta’ nei primi piatti e nei dolci.

PASQUETTA. Poco piu’ di 46mila ristoranti in attivita’ il giorno di Pasquetta. Risultati attesi sugli stessi livelli dell’anno scorso per il 58% degli intervistati.

Sono previsti 2,6 milioni di clienti per un incasso stimato in poco piu’ di 105 milioni di euro.

L’offerta di menu ”tutto compreso” riguarda oltre il 77,8% dei ristoranti con un prezzo medio leggermente inferiore a quello dell’anno scorso (40,30 vs. 41,00 euro pari a -1,7%).

Prevalentemente a Pasquetta la clientela e’ composta per il 33,2% da gruppi di amici e per il 24,2% da singole famiglie, prevalentemente di turisti italiani (48,4%) di fascia di eta’ giovane (64,5%). (Beh, buona giornata).

red/min/ss

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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