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La crisi fa rabbia.

(Fonte: repubblica.it)

Non è un buon momento per manager e banchieri. Buone uscite miliardarie e privilegi che appaiono intoccabili attirano ora come non mai indignazione e malcontento, che portano a gesti forti, come la vandalizzazione di proprietà private o addirittura al sequestro.

In Scozia, la scorsa notte la casa di Edimburgo di Sir Fred Goodwin, il discusso ex amministratore delegato del Royal Bank of Scotland da lui ridotta sull’orlo del lastrico, è stata attaccata da alcuni vandali che hanno sfondato i vetri delle finestre e distrutto un’automobile. L’attacco è stato rivendicato da un gruppo sinora sconosciuto, ma dal nome eloquente “Bank bosses are criminals” che in una e-mail minaccia: “L’attacco Goodwin è solo l’inizio”. L’ex numero uno dell’Istituto finanziario crollato è al centro di aspre polemiche, dopo aver lasciato l’incarico con in tasca una pensione d’oro da quasi 17 milioni di sterline. Fu lui a pilotare le operazioni di acquisizione di quote dell’olandese Abn Amro nel 2007 che contribuirono a far crollare la banca scozzese.

In Francia è stato sequestrato in ufficio Luc Rousselet, il direttore della filiale dell’americana 3m a Pithiviers (a sud di Parigi). L’azienda produttrice di articoli di cancelleria ha annunciato un piano di tagli aziendali nelle 13 filiali francesi, dove lavorano complessivamente 2.700 persone. I sindacati chiedono una mediazione e pongono condizioni per liberarlo.

Neanche due settimane fa un caso analogo si era verificato nella filiale Sony di Pontonx-sur-l’Ardour, a sud di Bordeaux. L’amministratore delegato della Sony è stato ostaggio per una notte, insieme al capo delle risorse umane, dopo l’annuncio dell’azienda del taglio di 8mila posti di lavoro, equivalente all’8 per cento degli impiegati Sony in tutte le sedi del mondo, e la chiusura della filiale di Bordeaux dove lavorano 311 dipendenti.

La tattica dei sequestri di alti dirigenti era già stata sperimentata in Francia un anno fa nella fabbrica della Michelin di Toul in Meurthe-et-Moselle. Già nel 2007, in campagna elettorale per le presidenziali, l’attuale capo dello Stato Sarkozy martellava sulla necessità di limitare i cosiddetti paracaduti d’oro, gli scivoli milionari ai manager licenziati (e ritenuti a torto o ragione incapaci). Se nel 2007 pareva ancora un tema dagli accenti demagogici, adesso la crisi lo rende di bruciante attualità. (Beh, buona giornata).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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