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Quello che sta succedendo oltre le Alpi.

(fonte: ilmanifesto.it)

Francia, sciopero: 3 milioni di manifestanti in strada

Lavoratori in corteo a Lione in occasione dello sciopero generale in Francia. REUTERS/Robert Pratta
PARIGI (Reuters) – Circa tre milioni di persone sono scese in strada oggi in Francia, nella seconda ondata di proteste contro la gestione della crisi economica da parte del presidente Nicolas Sarkozy per chiedere maggiori aiuti per i lavoratori in difficoltà.

Le proteste, a cui secondo i sondaggi sono favorevoli circa il 75% degli elettori francesi, riflettono la disillusione crescente della popolazione nei confronti delle riforme messe in atto dal governo, dopo che decine di migliaia di persone hanno perso il lavoro a causa della recessione.

Diverse centinaia di giovani si sono scontrati con la polizia alla fine della maggiore manifestazione sindacale a Parigi, sottolineando le tensioni nella nazione, che ha alle spalle una lunga storia di dimostrazioni pubbliche.

La giornata primaverile ha contribuito al successo delle manifestazioni, infatti il numero dei partecipanti ha ampiamente superato quello del primo giorno di proteste nazionali il 29 gennaio, secondo quanto riferito dai sindacati.

Ma nonostante la massiccia adesione, il primo ministro francese Francois Fillon ha respinto le richieste di maggiori aiuti statali dicendo che non sono previsti ulteriori piani di stimolo.

In centro a Parigi le strade erano occupate da manifestanti che mostravano striscioni ‘anti-Sarkozy’ e intonavano slogan.

In Francia i disoccupati sono oltre due milioni e anche molti di coloro che hanno un lavoro sono in difficoltà a causa dell’elevato costo della vita.

PROBLEMI AL SETTORE ENERGETICO

Lo sciopero generale ha creato grossi problemi anche al settore energetico francese, costringendo alla chiusura alcun centri di produzione di energia elettrica e danneggiando la produzione nelle sei raffinerie della Total, secondo quanto riferito dal sindacato Cgt.

Le otto sigle sindacali del paese hanno indetto una giornata di sciopero generale per oggi per sollecitare il governo e le aziende a fare di più per tutelare lavoro e stipendi a fronte della recessione economica. I lavoratori del settore energetico nella notte hanno ridotto di 10.500 megawatt la capacità produttiva di energia in Francia, di cui 9.000 Mw di capacità nucleare in 11 diversi impianti, secondo quanto riferito dal sindacato Cgt.

L’azienda statale di energia Edf ha dichiarato che il 28% dei suoi lavoratori ha aderito allo sciopero generale, cinque punti percentuali sotto la partecipazione allo sciopero del 29 gennaio.

Un reattore nucleare ha una capacità media di 1.000 Mw.

Le riduzioni non hanno avuto effetti sulle scorte destinate ai consumatori domestici ma hanno diminuito la capacità dell’azienda statale Edf di vendere energia elettrica destinata ai paesi vicini alla Francia.

Nel settore delle raffinerie, i lavoratori hanno scioperato nei sei impianti francesi di Total, seppur con un limitato impatto sulle operazioni di produzione, secondo quanto riferito dalla compagnia.

Cgt invece ha detto che lo sciopero ha provocato una sospensione della attività di raffineria della Total, che ha una capacità di circa 1 milione di barili al giorno.

I dipendenti della raffineria di Gonfreville, nel nord della Francia, hanno iniziato lo sciopero ieri per protestare contro un piano che prevede il taglio di posti di lavoro.

Le proteste si vanno ad aggiungere allo sciopero generale del 29 gennaio scorso, che ha visto un’ampia adesione da parte dei lavoratori del settore energetico e che ha avuto come ripercussione il taglio di circa il 20% della capacità energetica nucleare del Paese.

“Ci aspettiamo una maggiore riduzione della produzione nucleare più tardi e finora siamo stati limitati da Edf che ci ha chiesto di non ridurla ulteriormente”, ha detto un funzionario del sindacato.

Edf gestisce 58 reattori nucleari in Francia con una capacità totale di 63.260 Mw.

Si è fermato anche il principale hub petrolifero francese di Fos-Lavera, vicino a Marsiglia, impedendo a sette navi di caricare, secondo quanto riferito dai funzionari del porto. (Beh, buona giornata).

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Di Marco Ferri

Marco Ferri è copywriter, autore e saggista, si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica.

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