Arianna Huffington, co-fondatrice ed editrice dell’Huffington Post, indicata da Time tra i 100 personaggi più influenti degli Stati Uniti partecipando a “Tutto cambia. Cambiamo tutto?”, convegno sui media e la pubblicità, organizzato da Upa (associazione degli investitori pubblicitari italiani) che si è tenuto a Roma la scorsa settimana ha tracciato tre tendenze in atto:a) i giovani vivono online; b) di crescente importanza è la fase d’ascolto del proprio pubblico da parte di ogni testata giornalistica; c) centrali i contenuti generati dagli utenti.
In particolare, secondo Arianna Huffington,a intervistat da Kara Swisher del Wall Street Journal, il futuro vedrà giornali, TV e internet alimentarsi a vicenda. La Huffington si è detta sicura che, se non fosse stato per internet, Obama non sarebbe stato eletto Presidente.
Con orgoglio ha fornito i numeri relativi all’Huffington Post: circa 20milioni di visitatori mensili che sempre più desiderano interagire con l’informazione. Il mese scorso sono stati un milione i commenti al celebre sito. Tutto ciò senza un dollaro di marketing, ma solo attraverso il passaparola.
Nonostante le dimensioni del fenomeno internet – soprattutto negli USA – e la misurabilità dei risultati grazie ai clic, vi sono ancora inspiegabili resistenze da parte delle aziende a investire in questo mezzo.Negli Usa, figuriamoci in Italia. Beh, buona giornata.