di Alessandra Baldini-ANSA
NEW YORK – Un sito online espugna il Pulitzer, il più prestigioso premio di giornalismo nato nel 1917 per la carta stampata. Propublica, un gruppo di reporter sul web nato tre anni fa nella tradizione del grande giornalismo investigativo alla Carl Bernstein e Bob Woodward, ha vinto un riconoscimento per una inchiesta sugli ospedali dopo il passaggio del’uragano Katrina. Missione dei segugi di Propublica, guidati dall’ex direttore del Wall Street Journal, Paul Steiger, e finanziati dai milioni dei filantropi californiani Herbert e Marion Sandler, è di mettere i loro scoop gratis al servizio dei giornali – nel caso specifico il servizio su Katrina fu pubblicato dal Magazine del New York Times – in grado di dar loro la massima cassa di risonanza. I temi di un’iniziativa non di parte e non ideologica sono quelli del pubblico servizio, per far luce sullo sfruttamento dei più deboli e su quanti, con le loro azioi, tradiscono la fiducia del pubblico.
Per Steiger è il 17esimo Pulitzer dopo i 16 vinti al timone del Wall Street Journal. E’ dall’anno scorso che la giuria del Pulitzer ha aperto all’online: nel 2009 però nessun sito era arrivato ad conquistare il prestigioso premio. Quest’anno i giurati avevano aperto un altro spiraglio, ammettendo in concorso il tabloid da supermercato National Enquirer: il settimanale, che aveva fatto lo scoop della figlia segreta dell’ex candidato alla Casa Bianca John Edwards, non è però riuscito a strappare l’assegno da 10 mila dollari che accompagna il riconoscimento. Hanno fatto invece manbassa di premi – annunciati alla Columbia University di New York – famosi nomi della carta stampata: il Washington Post ha vinto quattro premi, tra i quali uno per i servizi sulla guerra in Iraq, e il New York Times tre, di cui uno per un’inchiesta sulla carne contaminata e l’altro sui pericoli causati dall’uso dei cellulari mentre si guida.
Il premio per il giornalismo di servizio pubblico è andato al piccolo Bristol Herald Courier della Virginia meridionale, 29 mila copie di tiratura, per aver rivelato quante aziende del settore energetico non pagano le royalties sui diritti di trivellazione. Paul Harding ha vinto il premio per la fiction con il romanzo ‘Tinkers’, mentre il premio per il miglior dramma teatrale è andato al musical ‘Next to Normal’ di Tom Kitt, libretto di Brian Yorkey. Liqauat Ahamad ha vinto per la storia con un libro su ‘I Signori della finanza: i banchieri che hanno spezzato il mondo’, mentre il premio per la biografia è andato a una storia della vita di Cornelius Vanderbilt di T.J. Stiles. (Beh, buona giornata).