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Media e tecnologia Pubblicità e mass media

La pubblicità, il pane fresco che si fa tutti i giorni.

“Per il mio Paese faccio sacrifici. Che non mi troverei a fare se fossi un privato cittadino”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa a palazzo Chigi dopo il consiglio dei ministri. “Mi hanno chiesto a che punto erano i miei denti (dopo l’aggressione di Milano, ndr). Non sono ancora riuscito a mettere l’altro dente perché – ha spiegato – ho il nervo scoperto che non guarisce. E questo per me è un sacrificio grande, un rischio a cui sono andato incontro e che, se fossi stato un privato cittadino, non avrei corso. A questo punto il presidente del consiglio ha mostrato, a bocca aperta, il dente mancante ai giornalisti.

Questo è un lampante esempio di pubblicità-intrattenimento: il prodotto si mostra al pubblico, cercando di stupire, di spiazzare. Siamo proprio sicuri che questo sia il futuro dell’advertising? Lo chiedo non solo perché la stragande maggioranza dei consumatori italiani sanno bene quanti ‘sacrifici’ bisogna fare per pagare il conto del dentista. Ma lo chiedo a chi sostiene che il futuro dell’advertising sia intrattenere e non invece informare sulle virtù della marca, attraverso gli espedienti dell’esagerazione, del rovesciamento, dell’iperbole tipici del linguaggio della pubblicità. Quegli espedienti che sono convincenti proprio perché dichiaratamente sono pubblicitari, dunque innocui, non invasivi, in definitiva accettabili. La pubblicità cerca affetto, stima, atteggiamenti positivi, come ci insegnava Pirella.

Se la pubblicità diventa coercizione del consenso sprofonda nella propaganda. La propaganda è un assordante rumore di fondo. La pubblicità è la costruzione della reputazione, esercitata attraverso il rendere pubblico le qualità dei prodotti, il talento dei marchi. Con irriverenza, ma buon gusto. Ecco perché l’intrattenimento è attività effimera, mentre la pubblicità è una cosa concreta. Insomma, tanto per rimanere in tema, sarebbe come avere il pane, ma non i denti. Beh, buona giornata.

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Attualità

I cittadini de L’Aquila non derogano: rivogliono la loro città.

(fonte: AGI).
Un migliaio di cittadini dell’Aquila hanno manifestato forzando la zona rossa del centro storico e appendendo le chiavi dei propri appartamenti che devono ancora essere ristrutturati. Questa la protesta simbolica per la ricostruzione del centro storico del capoluogo abruzzese, fortemente danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009 . Beh, buona giornata.

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Finanza - Economia - Lavoro

Dopo il G20 di Londra, il G8 in Italia serve a niente. Infatti, diventa uno spot elettorale per il governo italiano.

Il G8 si terrà all’Aquila. Il Consiglio dei ministri, riunito nel capoluogo abruzzese, ha deciso di spostare la sede della riunione degli otto Grandi della Terra, prevista per luglio, dall’isola della Maddalena, in Sardegna, all’Aquila.

“La decisione politica è stata presa – ha detto il ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli – ora naturalmente il presidente del Consiglio deve consultare tutti i capi di Stato” invitati. La proposta raccoglie già i consensi, anche se cauti, del Pd e dei sindacati.

Parere positivo da Londra e Washington. “La decisione spetta all’Italia e la Gran Bretagna assicura piena disponibilità”, fa sapere un portavoce di Downing Street, Lynn Eccles. Sulla stessa linea le reazioni da Washington, per l’alto valore simbolico e la commozione per la tragedia che ha colpito l’Abruzzo. Beh buona giornata.

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Attualità

Terremoto: passata la festa gabbato lo santo*.

Terremoto Abruzzo/ Ricostruzione e intolleranza le parole d’ordine della settimana – da blitzquotidiano.it

Silvio Berlusconi, l’uomo del fare, ha detto: tempi brevi. bisogna vedere come se la caverà con l’intrico di leggi e regolamenti e competenze nazionali e locali e con gli interessi, quasi mai senza sponsor politici, che si affronteranno sull’affare da un miliardi di euro della ricostruzione. Un assaggio Berlusconi lo ha avuto con il suo piano casa, sbranato dai conflitti di competenza tra Stato e Regioni.

Poi ci sono le inchieste. La procura, i cui magistrati per anni hanno vissuto in una di quelle costruzioni sul cui crollo ora indagheranno, ha aperto uno o più fascicoli. Berlusconi, il quale sa bene che in Italia di solito queste cose finiscono in assoluioni, indulti o prescrizioni, ha detto: “La magistratura indaghi. Io guardo al futuro”. E ha annunciato una revisione delle norme antisismiche: cosa certo utile. Ma se non saranno riviste le norme sugli appalti e sui controlli, sarà tutto inutile.

Intolleranza: sta montando contro Michele Santoro, reo, nella sua trasmissione su Rai 2, di avere criticato e dato voce a critiche sui soccorsi. Sarà la settimana della nuova prescrizione per il giornalista – conduttore?

(*) “Passata la festa gabbato lo santo” è un proverbio popolare. Proverbio attribuito a coloro che, dopo aver ottenuto il piacere richiesto, si dimenticano ben presto del bene ricevuto.Il riferimento, assolutamente non casuale è relativo al grande consenso ricevuto dal premier nei primi giorni del terremoto. Beh, buona giornata.

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