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Bonanni e Angeletti si sono molto offesi per le nuove misure della manovra finanziaria.

Bonanni e Angeletti, dopo aver trasformato il sindacalismo italiano in una specie di cinghia di trasmissione degli interessi delle imprese verso i lavoratori, dopo essersi alleati col governo contro la CGIL, mandando in frantumi l’unita’ dei lavoratori, dopo essere stati a casa anche oggi, invece che partecipare allo sciopero generale contro le ingiustizie sociali contenute nella manovra finanziaria del Governo, si sono svegliati e, all’unisono, ne hanno cantate quattro sull’ennesimo rimaneggiamento delle norme della manovra.

Vedere per credere. “L’emergenza finanziaria non può giustificare l’aumento dell’Iva, soprattutto delle aliquote più basse, nè l’accelerazione dell’equiparazione dell’età per il pensionamento delle donne” sostiene Luigi Angeletti, segretario generale della UIL.

Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, si dichiara contrario alle modifiche introdotte: “Siamo contrari sia all’aumento dell’età pensionabile per le donne, sia all’aumento dell’Iva. Se il Governo vuole fare un intervento equo e condiviso socialmente, introduca una patrimoniale, escludendo la prima casa e ripristini il contributo di solidarietà a partire da chi non ha la ritenuta alla fonte, facendo pagare chi guadagna di più e possiede di più”.

Che massimalisti! Chissà come l’ha presa Sacconi, il Bava Beccaris dei diritti dei lavoratori italiani. Beh, buona giornata,

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Aumenta l’IVA, si salvi chi può.

Il preannunciato, smentito, riannunciato e, alla fine, forse, decido aumento dell’IVA arriva come una maledizione sulla persistente crisi dei consumi, che affligge le aziende produttrici, le aziende distributrici, i punti vendita, e la pubblicità. Dai giocattoli, ai televisori, auto e moto, abbigliamento e calzature, taglio e piega dal parrucchiere, caffè, vino e cioccolato. È su una lunga lista di prodotti e servizi che va a pesare l’aumento di un punto dell’aliquota ordinaria Iva del 20%.

Molte voci riguardano le spese per la casa, detersivi per pulire compresi, anche il turismo viene toccato con la previsione di un aumento per stabilimenti balneari e pacchetti vacanza. Facile immaginare – sottolineano le associazioni dei commercianti – le conseguenze negative sui consumi per le famiglie italiane già alle prese con la difficile congiuntura economica. Per Confcommercio il rischio è che «l’Italia paghi, tutta insieme, un conto davvero troppo pesante». «Ogni aumento dell’Iva – sottolinea da parte sua Confesercenti – si va tra l’altro a sommare ai recenti rialzi delle materie prime che a sua volta stanno surriscaldando l’inflazione».

Per il Codacons la decisione di aumentare l’Iva è «da irresponsabili» e va a a colpire anche le famiglie più povere.

L’aumento dell’Iva – sottolinea Federalimentare – riguarda un terzo dei prodotti alimentari abitualmente acquistati e, considerato che si viene già da cinque anni di flessione nei consumi alimentari domestici, frena ogni possibilità di rimbalzo della spesa e incentiva l’inflazione.

L’eventuale incremento dell’aliquota ordinaria Iva fa salire tra l’altro l’Italia in testa alla classifica dei vari regimi di aliquote ordinarie praticati dai maggiori Paesi europei. In Germania è infatti al 19,6%, in Francia al 19,6%, in Spagna al 18%, e in Gran Bretagna si attesta al 20%. Per la pubblicità italiana di prevedono tempi più cupi: la diminuzione delle vendute e’ direttamente proporzionale ai budget pubblicitari. Beh, buona giornata.

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Finanza - Economia - Lavoro

L’urlo di dolore del Presidente Napolitano.

Ecco il testo della nota ufficiale del Capo dello Stato:

“Nessuno può sottovalutare il segnale allarmante rappresentato dall’odierna impennata del differenziale tra le quotazioni dei titoli del debito pubblico italiano e quelli tedeschi. E’ un segnale di persistente difficoltà a recuperare fiducia come è indispensabile e urgente. Si è ancora in tempo per introdurre in Senato nella legge di conversione del decreto del 13 agosto misure capaci di rafforzarne l’efficacia e la credibilità. Faccio appello a tutte le parti politiche perché sforzi rivolti a questo fine non vengano bloccati da incomprensioni e da pregiudiziali insostenibili”.

Beh, buona giornata.

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democrazia Leggi e diritto

Entrerà nel Guinness dei primati: il Senato ha inventato il primo elenco anonimo di persone.

La Commissione Bilancio del Senato, su proposta del governo, ha modificato il testo là dove prevede la pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi su internet da parte dei Comuni: si farà, ma senza nomi e cognomi dei contribuenti: compariranno solamente per aggregati e categorie. A che serve? Boh! Beh, buona giornata.

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Attualità Finanza - Economia - Lavoro Lavoro

Manovra finanziaria o manovra contro i lavoratori?

CONFERMATO LO SCIOPERO GENERALE DEL SINDACALISMO
CONFLITTUALE IL PROSSIMO 6 SETTEMBRE- Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diffuso da USB, Unione Sindacale di Base.

“Le ultime modifiche alla seconda manovra estiva colpiscono in modo ancor più pesante i lavoratori dipendenti ed i futuri pensionati, attraverso un ulteriore peggioramento del sistema previdenziale che di fatto ad oggi elimina la metà delle pensioni di anzianità, cioè quelle derivanti da riscatto di militare ed università”, afferma Fabrizio Tomaselli, dell’Esecutivo Confederale USB.

Prosegue Tomaselli: “Prima le misure che avevano allontanato di un anno il diritto ad usufruire alla pensione; poi l’aumento di 5 anni per le donne, prima del pubblico e poi del privato; poi l’aggancio all’aspettativa di vita e l’ulteriore ritardo di tre mesi per andare in pensione. Ora si attacca la pensione di anzianità, che per oltre la metà deriva da riscatti del militare e dell’università. Se poi, come sembra, tali riscatti non saranno conteggiati neanche per raggiungere i 18 anni al 1995, necessari all’applicazione del regime retributivo invece che contributivo, allora all’aumento dai 4 ai 10 anni di lavoro in più si aggiungerebbe anche un forte salasso economico sulle pensioni”.

“In compenso – ironizza il dirigente USB – si ritira il contributo previsto per gli stipendi oltre 90.000 e 150.000 Euro, si lascia inalterata la politica delle privatizzazioni e delle liberalizzazioni, si continua a tagliare la politica sociale degli enti locali, si bloccano i contratti e si congelano le tredicesime dei pubblici dipendenti, si ammorbidiscono i già limitati tagli ai costi della politica, non si costruisce una lotta seria contro l’evasione e non si applica alcuna patrimoniale”.

“Insomma, altro che lo ‘sgarbo’ di cui parla un incredibile Angeletti – conclude Tomaselli – il governo e la confindustria, con l’appoggio dei sindacati complici hanno scelto la strada della lotta di classe: la loro, quella dei ricchi, contro i lavoratori e i pensionati. Sta a noi ricambiare con gli interessi ed iniziare una lunga e determinata mobilitazione a partire dallo sciopero generale del prossimo 6 settembre”. (Beh, buona giornata)

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Finanza - Economia - Lavoro

Aspettando la manovra finanziaria del governo Berlusconi, quello che non metteva le mani nelle tasche degli italiani.

L’Italia sale al quinto posto nella classifica europea: lo scorso anno il peso del fisco sul pil è stato del 43,2%, in aumento rispetto al 2008. Debito pubblico è sempre il più alto d’Europa: nel 2009, in rapporto al prodotto interno lordo, è aumentato di quasi 10 punti rispetto all’anno precedente. Lo dice l’Istat. Beh, buona giornata.

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