Tra gli italiani vince l’idea che il vertice ci ha rafforzati. Per il 38 per cento dei nostri concittadini l’immagine del Paese è migliorata, il 33 la considera invece immutata di RENATO MANNHEIMER-corriere.it
Il G8 si è concluso con numerose prese di posizione di rilevante importanza strategica. Sarebbe auspicabile che — contrariamente a quanto è talvolta accaduto in passato — queste trovassero poi una concreta applicazione nella realtà. Come molti hanno osservato, uno dei limiti dei consessi internazionali di questo genere è la difficile traduzione delle intenzioni in comportamenti concreti. Anche per questo, alcuni valutano criticamente queste riunioni, proponendone in certi casi l’allargamento o, più raramente, la limitazione nel numero dei partecipanti. La netta maggioranza degli italiani, comunque ritiene valida la scadenza del G8. Più del 70% la giudica infatti «molto» o «abbastanza» importante. Questa opinione è notevolmente più accentuata tra i giovani (specie se studenti) e tra chi possiede un titolo di studio medio-alto.
C’è da notare anche un’accentuazione di questo orientamento nelle donne che finiscono col costituire uno dei segmenti sociali più interessati e partecipi. Dal punto di vista della collocazione politica, l’opinione sull’importanza degli appuntamenti del G8 non è però unanime, poiché si rileva un netto maggior favore da parte degli elettori del centrodestra, stimolati forse anche dalla funzione svolta da Berlusconi in quanto presidente di questa edizione. Ma anche quasi tre elettori del centrosinistra su quattro riconoscono il rilievo dell’evento. Il quale sembra aver rappresentato un successo per l’Italia, sia dal punto di vista organizzativo, sia, in parte, da quello dei contenuti proposti. Anche questa opinione appare condivisa dalla maggioranza relativa. In questo caso, però, i giovani fino ai 35 anni risultano più scettici: tra costoro la maggioranza relativa non vede mutamenti significativi nell’immagine del Paese, che appaiono invece più presenti tra chi ha superato i 45 anni, specie se laureato. Com’era facile attendersi, il proprio orientamento politico (che funziona, come sempre accade, da «facilitatore » per formare la propria opinione su tematiche complesse o di cui si sa poco) gioca un ruolo centrale in questa valutazione: i votanti per il centrodestra appaiono assai più convinti (per il 60%) che l’immagine dell’Italia si sia rafforzata. Questa opinione è invece condivisa solo dal 24% degli elettori del centrosinistra, tra i quali quasi uno su cinque è del parere che, tutto sommato, la nostra immagine si sia indebolita a seguito del G8 e delle vicende connesse.
Il G8 parrebbe aver costituito un successo personale anche per Berlusconi. Tanto che quest’ultimo vede, proprio in questi giorni, un significativo incremento delle intenzioni di voto per il suo partito (superando il risultato delle Europee e avvicinandosi nuovamente all’obiettivo del 40%), dopo aver subito un’erosione nelle scorse settimane, anche a seguito delle vicende personali che lo hanno coinvolto. Le quali, tuttavia, potrebbero tornare alla ribalta già nei prossimi giorni, ora che la «tregua » del G8 si è esaurita. (Beh, buona giornata).