In un convegno a Milano, Gianfranco Fini cita a sproposito Leonardo Sciascia. Se avesse letto davvero “Il giorno della civetta”, (magari avrebbe anche potuto vedere l’omonimo film) saprebbe che le categorie umane citate nel libro sono cinque: uomini, mezziuomini, ominicchi, ruffiani e quaquaraquà.
Ma tutto questo Fini non lo sa. Né il gostwriter che gli scrive i discorsi. I fascistelli attempati sono ignoranti (tanto da tessere le lodi alla contro-riforma Gelmini). Devono tutto a uno zotico che è diventato capo del Governo. E da lui dipendono, aggiungendo difetti a difetti.
Ai lettori scegliere a quale delle cinque categorie umane possano ambire a far parte la Terza e la Quarta carica dello Stato. Magari conicidono con la citazione autentica dal libro di Leonardo Sciascia.
Il disastro dell’Italia è chi lo governa.
Beh, buona giornata.