La stampa estera su Brancher. “Colpo imbarazzante per Berlusconi”, di MARCO PASQUA-repubblica.it
“Una crisi che scuote il governo di Silvio Berlusconi”, minacciandone “la stabilità”. Un colpo “imbarazzante” per il premier, che deve far fronte alle crescenti “divisioni all’interno della sua maggioranza”, in uno “dei momenti più difficili” da quando il Cavaliere ha vinto le elezioni. La notizia delle dimissioni di Brancher fa il giro del mondo, e in poche ore è sui principali siti di informazione.
Sia il Financial Times 1 che il Wall Street Journal 2, nelle loro edizioni on-line, titolano parlando di un “colpo a Berlusconi”. Il primo, ripercorrendo la vicenda del contestato ministro, “ex manager nel gruppo Fininvest”, evidenzia come la sua nomina sia stata seguita da una “serie di problemi”. Un “colpo imbarazzante al governo di centrodestra”, che è riuscito a “far arrabbiare il principale alleato di Berlusconi, la Lega Nord”, e ha spinto persino il presidente Giorgio Napolitano “a fare un raro intervento”, a proposito della decisione iniziale di Brancher di fare ricorso al legittimo impedimento.
Il Financial Times, che ricorda come queste siano le seconde dimissioni di un ministro nell’arco di due mesi (dopo quelle di Claudio Scajola), cita anche “lo scompiglio all’interno del Partito della Libertà, all’interno del quale il co-fondatore Gianfranco Fini ha dichiaratamente messo in discussione la leadership di Berlusconi”. Fattori questi che stanno alimentando le discussioni circa la possibilità di nuove alleanze e “di elezioni anticipate”. Il Wall Street Journal parlando delle “crescenti divisioni nel governo di centro-destra” e della “difficile fase della premiership di Berlusconi”, si sofferma sulle caratteristiche della legge del legittimo impedimento, cui il premier “ha fatto ricorso in due diversi processi”.
Le dimissioni di Brancher – sottolinea il WSJ nella sua edizione on-line – rappresentano un nuovo “colpo per Berlusconi, mentre deve fronteggiare un conflitto con il presidente italiano, con il suo alleato chiave e il presidente della Camera Gianfranco Fini”. In Australia, il Sydney Morning Herald, riprende un lancio d’agenzia della Agence France-Presse, e ricorda come la “nomina a ministro” di Brancher “sia stata duramente criticata dall’opposizione, che, dando una rara prova di unità, “ha calendarizzato una mozione di sfiducia un Parlamento”. Una vicenda, spiega la AFP, che ha “aumentato le divisioni nella maggioranza di centrodestra”, tanto che Gianfranco Fini “ha tacitamente minacciato di votare con l’opposizione nella mozione di sfiducia”. Lo stesso lancio della AFP compare anche sul sito del francese Le Figaro 3. L’Irish Times 4, invece, pubblica un lancio della Reuters, e oltre a ricostruire le tappe della vicenda, parla del “calo di popolarità che si trova ad affrontare Berlusconi, alle prese con i conflitti con i suoi alleati”.
Passando alla Germania, la notizia viene riportata dai principali siti dei quotidiani. A partire da quello della Sueddeutsche Zeitung 5, che, citando lo “scandalo giudiziario”, titola: “L’amico di fiducia di Berlusconi deve dimettersi”. “A poche settimane dalla nomina, un ministro italiano si è dimesso per via di uno scandalo giudiziario”, si legge sulla SZ, che ricorda come Brancher abbia irritato lo stesso governo per aver voluto fare ricorso al legittimo impedimento. Soluzione cui “ha dovuto rinunciare, dopo le pressioni ricevute”. Una legge che, scrive la SZ, permette “da mesi a Berlusconi di aggirare appuntamenti in vari processi”. Particolare messo in luce anche dalla versione on-line di “Die Zeit: “A pochi giorni dalla nomina, il ministro aveva cercato di utilizzare una norma sull’immunità per i membri del governo. Norma di cui si è più volte servito Berlusconi”. “La ritirata di Brancher – si legge sul sito tedesco – è un nuovo contraccolpo per il presidente del consiglio Berlusconi. Appena lo scorso mese di maggio, il suo ministro per lo Sviluppo economico, Claudio Scajola, si era dimesso”.
Sempre in Germania, Focus mette in luce il passato di Brancher nel gruppo Fininvest e tutte le critiche che la sua nomina ha provocato, sia nell’opposizione che nella stessa maggioranza. Lo spagnolo El Mundo titola: “Si dimette un ministro di Berlusconi, a due settimane dalla nomina”. “Una nuova crisi scuote il governo di Silvio Berlusconi – è l’incipit del pezzo in spagnolo – Aldo Brancher, amico intimo del Cavaliere, nominato ministro appena 17 giorni fa, si è dimesso questa mattina”. Una nomina, quella di Brancher, che aveva fatto sorgere il sospetto che il ministro volesse usare la sua carica per utilizzare il legittimo impedimento, evitando così di presentarsi di fronte ai giudici. Ma, ricorda El Mundo 6, anche in seguito all’intervento di Napolitano, Brancher “è stato obbligato a rinunciare al legittimo impedimento”, fino alle pressioni di Berlusconi perché si dimettesse.
(Beh, buona giornata)