Tensione a Pratola Serra davanti alla “Fabbrica motori Avellino” della Fiat, dove questa mattina circa 200 poliziotti in assetto antisommossa hanno sgomberato il presidio di lavoratori per far entrare nello stabilimento alcuni camion porteranno i motori negli stabilimenti del gruppo a Cassino e in Turchia. Poco dopo i lavoratori hanno bloccato i tir ma, anche in questo caso, l’intervento delle forze dell’ordine, ha messo fine alla protesta.
Gli operai della Fma sono stati messi in cassa integrazione già da novembre e fino al mese di gennaio scorso. A febbraio hanno lavorato una sola settimana, per poi tornare in cassa integrazione. Da questo la scelta di presidiare la fabbrica fino a questa mattina. “La questione da porre – dice il coordinatore nazionale auto della Fiom Cgil Enzo Masini – è quella che la Fiat per l’ennesima volta di fronte a lavoratori che chedono di conoscere il loro futuro e avere certezza della loro occupazione, risponde facendo intervenire la polizia e, cosa ancora più grave, senza aver chiesto un confronto su eventuali urgenze di consegna motori. Poteva almeno porre il problema, prima di far ordinare uno sgombro”.
Dura la reazione del segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini: “L’atteggiamento della Fiat ha superato ogni limite di decenza e di possibili relazioni sociali e sindacali”.
Per Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista “è vergognoso l’impegno delle forze di polizia contro la lotta dei lavoratori FIAT di Pratola Serra (AV), che stanno praticando il blocco delle merci per impedire, come forma di lotta, lo smantellamento dello stabilimento, il licenziamento degli addetti delle ditte esterne e la messa in cassa integrazione dei lavoratori FIAT”. Beh, buona giornata.