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business Marketing Pubblicità e mass media

Pubblicità: sulla stampa andiamo male.

L’Osservatorio Stampa FCP ha diffuso i dati relativi al periodo gennaio-settembre 2011 raffrontati al periodo gennaio-settembre 2010.

Il fatturato pubblicitario del mezzo stampa in generale registra un calo del -4,0%.

In particolare i quotidiani nel loro complesso registrano un -5,3 % a fatturato e un +3,4% a spazio, con la conseguente diminuizione del prezzo medio. Questo andamento è confermato dai dati relativi alle singole tipologie:
La tipologia Commerciale nazionale ha evidenziato un -6,5% a fatturato ed un +2,8% a spazio.
La tipologia Di Servizio ha segnato un -3,1% a fatturato e un +1.3% a spazio.
La tipologia Rubricata ha segnato un calo a fatturato del -8,2% e a spazio -4,4%.
La pubblicità Commerciale locale ha ottenuto un -3,6 % a fatturato ed un +4,1% a spazio.

I quotidiani Free Press nel totale delle tipologie hanno segnato un -20,7% a fatturato e un +1,0% a spazio.
La Commerciale Locale cresce a fatturato del +2,7% con un aumento del +11,0% degli spazi, mentre registra un andamento negativo a fatturato sia per la Commerciale Nazionale (-31,6%) che per la Di servizio (-48,5%).
I periodici segnano un calo a fatturato -1,6% e a spazio -2,7%.
I Settimanali registrano a fatturato un -0,9% e a spazio -2,0%
I Mensili hanno indici negativi sia a fatturato -1,9% che a spazio -3,5%.
Le Altre Periodicità registrano un calo a fatturato -9,2% e un andamento positivo a spazio -3,6%.
(Beh, buona giornata).

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Finanza - Economia - Lavoro Media e tecnologia Pubblicità e mass media

Ecco una fotografia aggiornata della quarta crisi, la crisi dell’editoria che si aggiunge alla crisi energetica, alla crisi ambientale, alla crisi economica.

In Italia l’evoluzione recessiva ha determinato una contrazione significativa degli investimenti pubblicitari (-16,4% nei primi otto mesi del 2009) che ha interessato, seppur con differente intensità, praticamente tutti i mezzi.
La stampa, con un calo del 23,9%, è tra i settori più colpiti: i quotidiani a pagamento hanno registrato una flessione leggermente più contenuta (-20,2%), mentre più accentuata è risultata quella dei periodici (-28,8%) e dei quotidiani free press (-27,4%).
Anche la radio ha mostrato una diminuzione significativa (-15,8%), seppur meno grave di quella della stampa, mentre la performance resta positiva per internet la cui raccolta cresce del 6,2%.
In termini di tendenza, il calo degli investimenti pubblicitari rispetto all’esercizio 2008 si sta attenuando in corso d’anno; tuttavia tale evoluzione è dovuta al progressivo indebolimento degli investimenti registratosi nel corso del 2008 e non ad una ripresa del mercato.
Parallelamente, in un contesto di calo dei consumi, anche le diffusioni delle testate quotidiane e periodiche hanno registrato un andamento negativo, con una diminuzione del 6,5% per i quotidiani, del 7,2% per i settimanali e del 9% per i mensili (fonte ADS a giugno). Beh buona giornata.

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Media e tecnologia Pubblicità e mass media

La crisi economica sta facendo a pezzi la pubblicità italiana.

Dopo un gennaio nero per l’adv (-18,7% ), prosegue anche a febbraio il trend negativo degli investimenti pubblicitari. Nel complesso, nel bimestre la Televisione presenta una flessione del -16% e la Stampa registra un calo del -27,4%. In diminuzione anche gli investimenti sulla Radio (-27,2%), sull’Outdoor (-36,2%), sul Cinema (-27,1%) e sulle Cards (-52,5%). Solo l’adv on line cresce del +3,9% .

Secondo Nielsen Media Research continua il difficile momento dell’advertising: dopo un gennaio nero (-18,7%), anche a febbraio i risultati non sono positivi e la diminuzione complessiva del primo bimestre 2009 si attesta a -19,5% rispetto al corrispondente periodo del 2008. La contrazione riguarda, con diversa intensità, tutti i mezzi ad eccezione di Internet. Wind, Ferrero e Volkswagen con circa 70 milioni euro di spesa guidano la classifica dei top spender.

Complessivamente le aziende attive in comunicazione sono 6.721 (erano 7.552 a gennaio-febbraio 2008) con un investimento medio di 155 mila euro (-9,3% ).

L’analisi dei mezzi mostra per la Televisione, considerando sia i canali generalisti che quelli satellitari (marchi Sky e Fox), una flessione sul bimestre del -16,0% . Tra i principali settori si evidenzia il calo di Alimentari (-14,7%), Auto (-17,6%), Telecomunicazioni (-2,7%) e l’exploit di Enti/Istituzioni (+39,2%).

La Stampa, nel suo complesso, ha un calo del -27,4%. I Periodici diminuiscono del -29,6% con l’Abbigliamento a -34,6%, la Cura persona a -28,7% e l’Abitazione a -16,8%.

I Quotidiani a pagamento mostrano una flessione del -26,4% con l’Auto e l’Abbigliamento , i due settori più importanti, che riducono gli investimenti rispettivamente del -45,3% e del -45,2%. E’ soprattutto la Commerciale Nazionale a frenare con una diminuzione del -33,9%, ma sono in calo anche la Locale (-16,7%) e la Rubricata/Di Servizio (-21,6% ).

In contrazione anche la Free Press (-25,3%). I primi due mesi dell’anno fanno registrare variazioni negative anche per la Radio (-27,2%), per l’Outdoor (-36,2%), per il Cinema (-27,1%) e per le Cards (-52,5% ).

Il Direct mail passa da 101 milioni del gennaio-febbraio 2008 a 79 milioni nel gennaio-febbraio 2009 (-22,0%). Performance, invece, positiva per Internet che cresce del +3,9% superando gli 83 milioni .

Da gennaio, con i dati storici relativi a tutto il 2008, Nielsen rileva un nuovo mezzo, l’Out of home tv, le televisioni degli aeroporti e della metropolitana di Telesia , società controllata da Class Editori. La raccolta nei primi due mesi di quest’anno è stata di circa 1 milione euro con un decremento del -7,9% sul corrispondente periodo del 2008. Beh, buona giornata.

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