Il sindaco e il governatore si inseguono sulla scena mediatica, rivaleggiano ma alla fine si sostengono
di Oscar Aldino
Stefano e Giggino come Felix e Oscar nella celebre commedia di Neil Simon. Jack Lemmon (Felix) è un tipo preciso, pulito, maniaco dell’ordine. Walter Matthau (Oscar) è uno che azzarda, impetuoso e pokerista. Diversi in tutto, ma costretti a coabitare nello stesso appartamento. Alla fine ognuno impara qualcosa dall’altro.
Che ne dite? Non sembrano, gag a parte, Caldoro e De Magistris? Si chiama collaborazione istituzionale, ma qualcuno la definisce “cazzimma” per necessità. Divorziati entrambi dalle tortuose logiche di coalizione (come Felix e Oscar dalle rispettive mogli), sbarcano il lunario, l’uno governando con ordine e precisione compulsiva la cassa regionale (e tenendo a distanza Cosentino), l’altro promettendo impetuose “rivoluzioni nel modo di fare politica” (e tenendo vicini gli indignati). Sono opposti, nel fisico e nei programmi, ma preferiscono aiutarsi, piuttosto che cedere a capipartito e ras elettorali. E poi non si sa mai. Con i tempi che corrono meglio ripararsi sotto la pensilina della collaborazione che ritrovarsi inzuppati d’acqua sotto la tempesta perfetta della politica italiana.
E allora via alla prima foto di famiglia: a Capodichino insieme per accogliere il vicepresidente Usa Joe Biden e sua moglie Jill. Poi, insieme a polemizzare con la Lega, insieme a Plymouth per la Coppa America a Napoli, insieme per il Forum delle culture (presidente in quota sindaco, direttore in quota governatore), insieme per togliere i rifiuti dalle strade durante la crisi e ora quasi d’accordo (sarà vero?) sul termovalorizzatore partenopeo che emigrerebbe da Napoli est a Capua, per la gioia di Giggino e il disappunto di qualche amico del governatore. Finanche propensi all’uso combinato delle “piazze”, perché ce n’è una di protesta e un’altra di proposta. “Uniamole “, esorta Caldoro, affidando la prima al sindaco e riservando, da buon riformista, la seconda per sé. “Non esistono due piazze –schiva la classificazione il sindaco- ma esiste un solo luogo sociale e politico”.
Comunque sia, Jack Caldoro e Giggino Matthau, quando possono, si scambiano garofani e bandane. E si rincorrono, in questa corsa all’aplomb istituzionale e alla notorietà pubblica, sui media e sui social con un diluvio di video, contatti, pagine fan, “mi piace”, tweet e amici fb. Falangi di giovanissimi, interpreti del “nuovo”, a guidare la macchina della comunicazione o a fare il tifo per il sindaco del popolo o per il governatore persona perbene.
Protagonisti per caso, si inseguono sulla scena mediatica, rubando all’altro qualche virtù e anche qualche trucco del mestiere. Caldoro non disdegna ora la platea, i new media e alza pure la voce col governo. De Magistris continua a bucare il video, è padrone dei social (più di 270mila fan su fb e 36mila sulla pagina di sindaco), ma non disprezza qualche conticino e si appella al governatore: “Mi devi 12 milioni di euro per le buche stradali”.
Felix e Oscar, al secolo Stefano e Giggino, hanno davvero “scassato” ogni previsione. Meglio, per il governatore, elogiare il modello De Magistris che dare punti e credito al centro-sinistra. Meglio, per il sindaco, accordarsi con chi tiene la cassa regionale che invischiarsi in rapporti troppo stretti col Pd e rinunciare al “movimento”. La strana coppia funziona.
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(Beh, buona giornata).