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Prima perde il controllo dei suoi sulle presentazione delle liste, poi perde il controllo sulla pertinenza del decreto salva-liste. Col risultato che perde consensi. Alla fine perde la testa alla conferenza stampa sulle liste. Berlusconi perde colpi?

Battibecco premier-freelance, poi ‘rissa’ con La Russa-Rainew24

Interviene piu’ volte, interrompe il premier, chiede di poter parlare e dal fondo della piccola sala stampa ‘urla’ le sue domande ‘scomode’ contro il governo e il capo della Protezione Civile, Bertolaso. Un crescendo che, dopo l’ennesima interruzione, suscita la reazione spazientita di Berlusconi.

Protagonista involontario, o forse no, della conferenza stampa indetta da Silvio Berlusconi per spiegare la “gazzarra” sulle liste elettorali, Rocco Carlomagno e’ il piu’ fotografato e ricercato dalle tv al termine dell’intervento del premier.

‘Reduce’ dallo scontro verbale con Berlusconi e da quello fisico, solo sfiorato, con il ministro Ignazio La Russa, il freelance Carlomagno esce dalla sede del Pdl in via dell’Umilta’ tra i fischi dei giovani dei Club della Liberta’ che aspettano con bandiere e striscioni l’uscita di Berlusconi.

E’ lui la vera sorpresa della conferenza stampa del Pdl sul caos liste. Interviene piu’ volte, interrompe il premier, chiede di poter parlare e dal fondo della piccola sala stampa ‘urla’ le sue domande ‘scomode’ contro il governo e il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso. Un crescendo che, dopo l’ennesima interruzione, suscita la reazione spazientita di Berlusconi: “Lei e’ un villano e dovrebbe meritare ben altra cortesia rispetto a quella che io le riservo. Si vergogni – sbotta il premier – Lei e’ fuori ordine, attenda” il suo turno. Ma Carlomagno non si arrende e cerca di imporre ancora le sue domande. “Lei non ha l’opportunita’ di intervenire – replica Berlusconi – Potete accompagnare gentilmente alla porta quella persona?”.

E’ a quel punto che il ministro Ignazio La Russa si alza una prima volta per calmare il giovane e gli si siede affianco: “Stia buono adesso, lei e’ un maleducato”, tuona. Un intervento che non sortisce l’esito sperato. Carlomagno insiste e poco dopo lancia nuove accuse nei confronti di Bertolaso: “Lasci le sue generalita’ – replica il presidente del Consiglio – in modo che il capo della Protezione Civile possa presentare denuncia”. La Russa si avvicina nuovamente all’uomo ma Carlomagno non demorde.

Una giornalista interviene chiedendo che “il collega” non sia allontanato dalla sala ma c’e’ chi fa notare che “non risulta iscritto all’Ordine dei Giornalisti”. Immediata arriva la puntualizzazione di Carlomagno: “Sono un free lance”. “E’ un disturbatore”, commenta Berlusconi.

Al termine della conferenza il giovane prova ancora ad intervenire e urla al premier che “chiederemo i danni per quello che avete fatto”. Berlusconi risponde, mentre lascia la sala: “Si vergogni, questa e’ la sinistra”. La Russa parte dalla prima fila, si avvicina a Carlomagno, lo invita a smetterla e lo strattona per il giaccone. “Lei’ e’ un picchiatore fascista”, gli urla Carlomagno mentre le telecamere riprendono la scena e i flash immortalano la ‘quasi rissa’. Carlomagno lascia via dell’Umilta’ ma non prima di annunciare che querelera’ il ministro La Russa.

Poi interviene alla radio: “Il ministro mi ha dato due pugni nello sterno. Del resto lui era un picchiatore”, afferma a Radio2. Intanto sul web e’ gia’ acclamato come nuova icona dell’antiberlusconismo con gruppi di fan su Facebook che prendono le sue difese. La reazione del Pdl si affida, invece, ad una nota che definisce Carlomagno “una persona non nuova a simili gesti provocatori” e sottolinea che alla conferenza “erano ammessi a partecipare i giornalisti di tutte le testate”, mentre lui “si e’ introdotto indebitamente, con una palese violazione”, “qualificandosi falsamente come ufficio stampa del Senato”. (Beh, buona giornata).

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