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Crescono i ricavi, scendono i profitti: la Bbc assaggia la quarta crisi.

L’azienda interamente posseduta da British Broadcasting Corporation (BBC) ha visto i propri ricavi crescere del 9.5% rispetto ai 916,3 milioni di sterline dei 12 mesi chiusisi il 31 marzo 2008. Il profitto operativo è sceso del 12,8% (da 117,7 milioni di sterline a 102,6 milioni) a causa di investimenti organici già programmati e altre voci straordinarie che hanno inciso sulla bottom line.

BBC Worldwide Ltd, ramo commerciale e filiale interamente posseduta da British Broadcasting Corporation (BBC), pubblica oggi, 14 luglio, la propria annual review relativa all’anno fiscale 2008/09.

L’azienda ha visto i propri ricavi crescere del 9.5% e superare il miliardo di sterline rispetto ai 916,3 milioni di sterline dei 12 mesi chiusisi il 31 marzo 2008. Il profitto operativo è sceso del 12,8% passando da 117,7 milioni di sterline a 102,6 milioni di sterline a causa di investimenti organici già programmati e altre voci straordinarie che hanno inciso sulla bottom line.

L’impatto dei costi straordinari ha generato profitto prima di interessi e tasse a 85,7 milioni di sterline (2007/08: 117,7 milioni di sterline). Si sono registrati profitti significativi in linea con l’aumento del turnover a partire da oltre 150 milioni di sterline. BBC Worldwide ha anche dato a BBC pagamenti pari a 68,8 milioni di sterline rispetto i 49,9 milioni di sterline dei precedenti 12 mesi che con investimenti diretti nei programmi e nei diritti detenuti da BBC hanno sostenuto la crescita del ritorno alla corporation di circa il 20% pari a oltre 170 milioni di sterline. Beh, buona giornata.

Nell’annunciare i risultati, John Smith (nella foto), chief executive di BBC Worldwide, ha commentato che queste cifre testimoniano il continuo rafforzamento del business a fronte di investimenti pari a circa 50 milioni di sterline in nuove iniziative e nell’ambito di uno scenario generale che vede l’industria dei media e dell’entertaiment in pesanti difficoltà.

L’azienda ha registrato progressi in tutti gli obiettivi di crescita strategici che si era prefissata:
– la quota di entrate generate fuori dal Regno Unito ha raggiunto il 51,3 rispetto il 48,6 per cento del precedente anno fiscale (obiettivo: due terzi entro il 2012)
– i ricavi dell’attività online sono aumentati dal 2.7% al 4.6% (obiettivo: 10% entro il 2012)
– sono stati lanciati 15 canali a marchio BBC e la potenzialità di produzione televisiva si è estesa a New York, Toronto, e Parigi (obiettivo: canali fast track e di business production)
– sono state garantite quote di minoranza ad un numero di case di produzioni indipendenti per fornire finanziamenti per la distribuzione dei diritti ed è stato acquistato dai partner FoxTel e Fremantle il rimanente 80% del canale di entertainment Uk.tv, joint venture australiana (obiettivo: utilizzare le acquisizioni per il raggiungimento del piano generale)

“BBC Worldwide ha dimostrato di possedere solidità di business e forza finanziaria in un anno difficile per l’intera industria, aumentando i propri ricavi di oltre un miliardo di sterline,e aumentando sostanzialmente i profitti per la BBC – ha aggiunto – Nonostante la situazione incerta e il forte investimento nelle diverse aree di business, siamo incoraggiati dalle prospettive di crescita e di performance delle operazioni principali e dei brand a livello mondiale”.

BBC Worldwide rimane in trattativa con Channel 4 in termini di una possibile joint venture. Smith ha spiegato che la diminuzione dei profitti della BBC Worldwide è dovuta all”investimento organico programmato e a due voci straordinarie: la svalutazione associata a Kangaroo , servizio di contenuti video online insieme a ITV e Channel 4, e il costo per 2 entertain, joint venture con la Woolworths Group pic per la distribuzione di dvd.

“Abbiamo continuato ad investire malgrado le impegnative condizioni di mercato. La nostra strategia di diversificare le aree di business e di territorio e i nostri continui investimenti in nuove opportunità, specialmente digitali, riflettono la nostra fiducia in BBC Worldwide nonostante le condizioni di mercato rimangano incerte per il resto dell’anno e per il 2010”, ha concluso John Smithl. Beh, buona giornata.

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Attualità

La BBC: “Riuscirà il premier italiano a non offendere nessuno, durante la sua visita negli Stati Uniti?”

da repubblica.it
Il titolo, apparso sull’homepage della Bbc, è eloquente: “Oh no, Silvio!”. Ed è seguito da una domanda, per nulla retorica: “Riuscirà il premier italiano a non offendere nessuno, durante la sua visita negli Stati Uniti?”.

E’ attorno a questo interrogativo che ruota l’articolo firmato da Stephen Mulvey, e pubblicato sul sito che fa capo alla tv britannica oggi alle 15 (le 16 italiane). Tutto dedicato alle incognite della trasferta in terra americana del nostro presidente del Consiglio. Con una preoccupazione di fondo sul modo di esprimersi spesso politicamente scorretto di Berlusconi, al momento del suo sbarco nella patria mondiale del politically correct.

In particolare, il sito della Bbc ricorda la doppia gaffe del Cavaliere sul colore della pelle di Obama. La prima risale al novembre scorso, quando il capo del governo italiano definì il neopresidente Usa “giovane, bello e abbronzato”. Con conseguenti polemiche in mezzo mondo, e con decine di lettere di scuse inviate dai nostri concittadini al New York Times, imbarazzati dal siscutibile modo di scherzare del premier. Un episodio che lo stesso Berlusconi ha rievocato ieri, alla vigilia del suo imbarco per Washington, in una sorta di autocitazione: “Parto bello e abbronzato”, ha detto.

A partire da questo, l’articolo si interroga – riportando anche il parere di professori universitari e giornalisti italiani – sull’eventuale razzismo del presidente del Consiglio, sulla sua propensione alle gaffe (viene ricordata anche quella con la Regina Elisabetta a Londra), e sulla differenza abissale del suo temperamento rispetto a quello, attentissimo e controllatissimo, di Barack Obama.

E non mancano nemmeno i riferimenti alle recenti bufere che hanno coinvolto Berlusconi: l’inchiesta su eventuali suoi abusi dei voli di Stato; le foto (definite “seminude”) di Villa Certosa; le accuse della moglie di frequentare minorenni. Tutte circostanze che, almeno secondo l’autorevole sito britannico, bastano a giustificare quell’invocazione iniziale: “On ho, Silvio!”. (Beh, buona giornata).

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