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Non metteremo le mani nella tasche degli italiani? Ecco le conseguenze della manovra economica del governo, e la sudditanza politica della nuova giunta della Regione Lazio.

(fonte: ilmessaggero.it)
«Lo tsunami è arrivato – dice il capogruppo Pd alla Regione Lazio, Esterino Montino – L’aumento delle aliquote irpef e Irap oltre l’aliquota massima già in vigore dal 2006 è un dato di fatto.

Lo ha confermato oggi un autorevole esponente Pdl, esperto delle questioni legate alla sanita del Lazio. Putroppo è solo un carissimo antipasto che preleverà dalle tasche e dai bilanci delle imprese del Lazio 330 milioni.

A breve, infatti, e cioè dopo il 30 giugno, come scritto sui decreti del Commissario ad acta, seguiranno l’introduzione di ulteriori ticket su medicinali e specialistica e quello sul pronto soccorso.

Se a questo regalo della Polverini si aggiunge quello preparato dal sindaco Alemanno che prevede un ulteriore aumento dell’Irpef, raddoppio della retta per le mense scolastiche, e dal 2011 anche rinacari del biglietto metrebus e degli abbonamenti per il trasporto pubblico, si arriva ad un prelievo dalle tasche di cittadini e imprese di oltre 2 miliardi, vuol dire che si è deciso di affossare questa Regione.

Constato con profonda amarezza che l’unico atto di governo del centrodestra quando amministra è l’introduzione delle tasse. L’aumento di quelle regionali del 2006, infatti, derivò automaticamente dall’enorme disavanzo, 11 miliardi, prodotto per il 90% dalla stessa coalizione che governa oggi e di cui faceva parte il nuovo assessore Ciocchetti.

Siamo di fronte ad una stangata storica, proprio nel momento in cui la crisi morde di piu il tessuto produttivo regionale, proprio nel momento in cui aumentano i disoccupati.

L’aumento ulteriore delle aliquote Irpef e Irap regionali si poteva evitare. A febbraio la precedente amministrazione regionale aveva inoltrato richiesta formale dei Fondi Fas (Fondi aree sottoutilizzate, ndr) per coprire il disavanzo 2009.

L’impegno delle parti era che, a fronte della consegna dei provvedimenti richiesti, in particolare firma dei contratti e budget delle strutture private accreditate e piano di riordino della rete ospedaliera, quelle risorse sarebbero state disponibili. I due atti erano pronti. La data ultima per provvedere allo sblocco era quella del 19 maggio.

La Presidente bucò deliberatamente quell’appuntamento, e, nonostante fosse stata nominata Commissario un mese prima, il 23 aprile, non consegnò alcun documento, chiudendo cosi la possibilità di utilizzare le risorse Fas e aprendo la strada all’aumento delle tasse.

Non aver evitato il nuovo salasso è dunque responsabilità diretta, assoluta e documentata della presidente Polverini che è stata impegnata, e lo è ancora, a formare la sua Giunta: la più cara d’Italia e con assessori Avatar al posto degli eletti dal popolo. Si è toccato il fondo». (Beh, buona giornata.

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