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Addio a Franco Ferrarotti, la sociologia in persona.

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Quando Musk parla di autocrazia pensa al potere assoluto che esercita in Tesla?

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La Farnesina dorme, sulle interferenze di Musk deve intervenire il Capo dello Stato. Questi sono patrioti intermittenti.

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Le piroette di Meloni per ingraziarsi von der Leyen per contare qualcosa in Europa: piatto ricco mi ci Fitto.

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Beh, buona giornata. Il blog social free.

marco-ferri.com
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Attualità

1000 morti. E nessuno sembra accorgersene.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

È un operaio di 69 anni, di cui non conosciamo ancora il nome, la millesima vittima del lavoro in Italia nel 2024.

Il fatto è accaduto intorno alle 9,30 di martedì 12 novembre nelle cartiere Modesto Cardella di via Acquacalda, a San Pietro a Vico, frazione di Lucca.

Il lavoratore sarebbe stato travolto da un carrello elevatore, forse in retromarcia. Sia la vittima che l’investitore risulterebbero dipendenti della cartiera.

#mortidilavoro

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Attualità

Sono saliti a 9 i lavoratori morti nell’ultimo fine settimana.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Salgono a 9 i lavoratori morti nell’ultimo fine settimana, che diventa così il secondo più sanguinoso dell’anno, alla pari con il 23-24 marzo e dietro al week-end 3-4 febbraio (10 vittime).

All’ultimo conteggio si aggiunge il 69enne ucraino Ivan Lurchak, operaio edile residente con la moglie a Torrita di Siena, deceduto sabato 9 novembre intorno alle 22 tornando a casa in moto dal suo lavoro a Bettolle (Siena).

Era quasi giunto a destinazione quando è caduto, per motivi da chiarire, ed è stato sbalzato sulla corsia opposta, dove è stato travolto da due automobili.

Francesco Romano, 43enne di Acerra (Napoli), operaio edile anche lui, è morto lunedì 11 novembre in un cantiere di Afragola, sempre nel Napoletano.

Il lavoratore era su una impalcatura al terzo piano e stava intonacando la parete esterna dell’edificio quando ha perso l’equilibrio ed è precipitato al suolo da oltre 10 metri. Vani i soccorsi.

#ivanlurchak#francescoromano#mortidilavoro

Novembre 2024: 35 morti (sul lavoro 28; in itinere 7; media giorno 3,2)

Anno 2024: 999 morti (sul lavoro 755; in itinere 244; media giorno 3,1)

143 Lombardia (101 sul lavoro – 42 in itinere)

97 Campania (82 – 15)

89 Veneto (61 – 28)

81 Sicilia (56 – 25)

78 Emilia Romagna (60 -18)

77 Lazio (51 – 26)

65 Puglia (42 – 23)

63 Toscana (51 – 12)

62 Piemonte (48 – 14)

34 Sardegna (29 – 5)

29 Marche (20 – 9)

25 Abruzzo (20 – 5), Calabria (20 – 5)

20 Trentino (16 – 4), Estero (17 – 3)

18 Liguria (16- 2), Friuli V.G. (15 – 3)

16 Umbria (13 – 3)

13 Alto Adige (12 – 1)

9 Basilicata (9 – 0)

7 Valle d’Aosta (7 – 0)

4 Molise (4 – 0).

Ottobre 2024: 100 morti (sul lavoro 74; in itinere 26; media giorno 3,2)

Settembre 2024: 93 morti (sul lavoro 67; in itinere 26; media giorno 3,1)

Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)

Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)

Giugno 2024: 105 morti (sul lavoro 72; in itinere 33; media giorno 3,5)

Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 96 morti (sul lavoro 76; in itinere 20; media giorno 3,3)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Attualità

Otto morti di lavoro nell’ultimo week end. Questa è l’Italia di oggi.

di Piero Santonastaso | Facebook.com / Mortidilavoro

Le otto vittime del lavoro fanno del fine settimana tra sabato 9 e domenica 10 novembre uno dei più sanguinosi dell’anno, dietro solo a quelli del 3/4 febbraio (10 morti) e del 23/24 marzo (9), e alla pari con le stragi estive del 15/16 giugno, del 22/23 giugno e del 13/14 luglio.

Con l’aggiunta delle 2 vittime di venerdì 8, di cui si è saputo in ritardo, il totale dei morti di lavoro del 2024 sale a 997. Numeri che parlano da soli.

Tre le vittime domenica 10 novembre. Il 38enne Fabio Correale, crotonese, dipendente della Recycling servizi portuali, si è accasciato nella stiva della nave Daiana, ormeggiata nel porto di Crotone.

Aveva appena terminato le operazioni di scarico del cippato di legno destinato alle centrali a biomassa della zona.

L’allarme è scattato immediato, ma le manovre di rianimazione non hanno avuto esito. Correale aveva appena superato il periodo come discontinuo nei Vigili del Fuoco e si apprestava a entrare nel corpo nazionale.

Gerardo Carnovale, operaio 59enne di Borgo Val di Taro (Parma), è morto cadendo da un’altezza di 12 metri all’interno di un capannone della Fornaci Calce Grigolin, a Medesano (Parma).

Il lavoratore, dipendente di una ditta esterna, stava facendo lavori di manutenzione non meglio specificati.

Non ha ancora un nome l’autista 59enne di Avellino schiantatosi con il tir contro il pullman di turisti che lo precedeva sulla A1 in direzione sud, nei pressi di Caianello (Caserta).

Cinque le vittime sabato 9 novembre. Il 34enne Mirko Bellini è morto poco dopo la mezzanotte a Legnago (Verona), investito sulla bici elettrica da un’auto pirata.

Il lavoratore, finito il turno alle Fonderie Zanardi di Minerbe (Verona), stava tornando a casa a Cerea (Verona).

Il 52enne Angelo Simoni, agente della polizia penitenziaria di Ceccano (Frosinone), è morto travolto dal crollo di un muro esterno alla sua abitazione.

L’uomo stava facendo in proprio dei lavori edili e manovrando un escavatore ha colpito il muro, provocandone il crollo.

Norberto Viviani, 59enne di Curno (Bergamo), è morto a Treviolo, sempre nella Bergamasca, dopo essere rimasto impigliato nel macchinario per la raccolta del granoturco.

A trovare il corpo senza vita è stato il padre 87enne, proprietario del terreno.

Vainer Benatti, residente a Mirandola (Modena), a 76 anni faceva ancora lo stagionale nel settore agricolo. È morto a San Felice sul Panaro, sempre nel Modenese, al termine della giornata lavorativa.

È stato investito in un capannone dal trattore guidato in retromarcia da un altro operaio: non si era accorto che Benatti stava ancora operando per sganciare l’aratro.

Antonietta Nardi, 78enne commerciante ambulante di Treia (Macerata), è morta nelle prime ore del mattino nella piazza di San Severino Marche (Macerata), mentre insieme al figlio allestiva il banco per la vendita di abbigliamento.

Si è sentita male scaricando gli ultimi scatoloni di merce e i soccorritori hanno potuto solo constatarne la morte.

Il 59enne Mirko Marcolin, padovano, funzionario della Direzione generale Mare della UE, è morto venerdì 8 novembre nell’ospedale di Mindelo, sull’isola di São Vicente, a Capo Verde, dove era stato ricoverato per un malore. L’uomo faceva parte della delegazione per il rinnovo dell’accordo di pesca tra Capo Verde e la UE.

Angelo Lavagno, 76enne allevatore di Ottiglio (Alessandria), è morto nella sua azienda precipitando con il trattore in un piccolo dirupo. Causa probabile dell’incidente, la fitta nebbia, che ha impedito a Lavagno di orientarsi sul terreno.

#fabiocorreale#gerardocarnovale#mirkobellini#angelosimoni#norbertoviviani#vainerbenatti#antoniettanardi#mirkomarcolin#angelolavagno#mortidilavoro

Novembre 2024: 33 morti (sul lavoro 27; in itinere 6; media giorno 3,3)

Anno 2024: 997 morti (sul lavoro 754; in itinere 243; media giorno 3,1)

143 Lombardia (101 sul lavoro – 42 in itinere)

96 Campania (81 – 15)

89 Veneto (61 – 28)

81 Sicilia (56 – 25)

78 Emilia Romagna (60 -18)

77 Lazio (51 – 26)

65 Puglia (42 – 23)

62 Piemonte (48 – 14), Toscana (51 – 11)

34 Sardegna (29 – 5)

29 Marche (20 – 9)

25 Abruzzo (20 – 5), Calabria (20 – 5)

20 Trentino (16 – 4), Estero (17 – 3)

18 Liguria (16- 2), Friuli V.G. (15 – 3)

16 Umbria (13 – 3)

13 Alto Adige (12 – 1)

9 Basilicata (9 – 0)

7 Valle d’Aosta (7 – 0)

4 Molise (4 – 0).

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Attualità

Netanyahu sta portando al fallimento Israele.

“Per la prima volta nella sua storia, l’agenzia internazionale di rating Moody’s, nel febbraio 2024, ha declassato l’affidabilità del sistema creditizio israeliano da A1 ad A2, definendo l’outlook, cioè la previsione sul futuro, “negativo”.

Netanyahu ha trattato questo downgrade alla stregua di un affronto politico, ma resta il fatto che i dati economici dell’ultimo trimestre 2023 erano stati disastrosi, al di sotto delle peggiori previsioni. Il Pil crollato del 19,4%. Gli investimenti precipitati a –68%. Le esportazioni calate del 18%. I consumi privati degli israeliani avevano subìto una contrazione del 27%.

Quasi raddoppiata invece la spesa pubblica, +88,1%, per via dei costi della guerra. Chiamare sotto le armi dapprima 300.000 riservisti sottratti ai loro posti di lavoro, e poi comunque decine di migliaia di uomini, ha avuto un prezzo che inciderà pesantemente sul paese.

Un vero e proprio choc dopo anni di crescita economica ininterrotta”. (da “Gaza: Odio e amore per Israele” di “Gad Lerner”).

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Attualità

Il lavoro agricolo miete altre vittime.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Il bracciante, l’imprenditrice, il pensionato: il settore agricolo ha mietuto altre tre vite, tutte durante il lavoro con trattori.

Manjinder Singh, 49enne indiano, regolarmente assunto, è morto venerdì 8 novembre a Eboli (Salerno), in località Campolongo, schiacciato dalla pala meccanica di un trattore.

Per Eboli si tratta del secondo lavoratore morto in 72 ore, dopo l’incidente in cui ha perso la vita l’autotrasportatore Alfonso Pannullo.

Lia Ferrarini, 56 anni, la più giovane dei 5 fratelli eredi del Gruppo Ferrarini di Reggio Emilia (500 lavoratori, passato sotto il controllo dei valtellinesi Pini dopo il concordato preventivo del 2018), è morta venerdì 8 novembre a Botteghe di Albinea (Reggio Emilia), in uno dei possedimenti di famiglia, mentre era alla guida di un trattorino.

La donna è caduta, per motivi da accertare, e ha battuto con violenza la testa sul cemento. La morte è stata immediata.

A Viterbo il 71enne Gabriele Pesci, ex dipendente della Provincia, è stato trovato senza vita giovedì 7 novembre in un terreno alle spalle dell’ospedale Belcolle.

Il pensionato è caduto dal trattore che stava utilizzando, è finito sotto la fresatrice ed è morto dissanguato per le gravi ferite riportate. A dare l’allarme la sorella, che non lo aveva visto rientrare a casa.

Giovanni Rossi, 56enne di Porto Tolle (Rovigo), è morto venerdì 8 novembre intorno alle 6 del mattino, quando il furgone che guidava si è schiantato contro un tir sulla A1, a Barberino di Mugello (Firenze).

Uno schianto contro un tir ha posto fine all’esistenza di Pasquale Natilla, dirigente di UnipolSai.

Pugliese, ma da decenni residente a Valmontone (Roma), giovedì 7 era in viaggio con un’auto a noleggio verso la sede centrale del gruppo, a Bologna, quando sul collegamento A1-A14 ha tamponato un tir in colonna. L’auto e il rimorchio hanno preso subito fuoco e l’uomo è morto carbonizzato.

Domenica 3 novembre il 45enne Willian Marras, giardiniere e factotum, è morto a Priverno (Latina), scontrandosi in macchina con un suv mentre tornava a casa dopo aver eseguito dei lavori presso un cliente.

#manjindersingh#liaferrarini#gabrielepesci#GiovanniRossi#pasqualenatilla#willianmarras#mortidilavoro

Novembre 2024: 23 morti (sul lavoro 18; in itinere 5; media giorno 2,8)

Anno 2024: 987 morti (sul lavoro 745; in itinere 242; media giorno 3,1)

142 Lombardia (100 sul lavoro – 42 in itinere)

95 Campania (80 – 15)

88 Veneto (61 – 27)

81 Sicilia (56 – 25)

76 Emilia Romagna (58 -18), Lazio (50 – 26)

65 Puglia (42 – 23)

62 Toscana (51 – 11)

61 Piemonte (46 – 14)

34 Sardegna (29 – 5)

28 Marche (19 – 9)

25 Abruzzo (20 – 5)

24 Calabria (19 – 5)

20 Trentino (16 – 4)

19 Estero (16 – 3)

18 Liguria (16- 2), Friuli V.G. (15 – 3)

16 Umbria (13 – 3)

13 Alto Adige (12 – 1)

9 Basilicata (9 – 0)

7 Valle d’Aosta (7 – 0)

4 Molise (4 – 0).

Ottobre 2024: 100 morti (sul lavoro 74; in itinere 26; media giorno 3,2)

Settembre 2024: 93 morti (sul lavoro 67; in itinere 26; media giorno 3,1)

Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)

Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)

Giugno 2024: 105 morti (sul lavoro 72; in itinere 33; media giorno 3,5)

Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 96 morti (sul lavoro 76; in itinere 20; media giorno 3,3)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Attualità

Bugie a punti.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

La ministra contro i lavoratori, Elvira Calderone, e con lei tutto il governo Meloni, avevano annunciato con alti squilli di tromba l’introduzione della patente a punti per le imprese operanti nei cantieri edili.

In molti avevano avanzato perplessità e critiche su uno strumento assai singolare nella sua farraginosità. In sostanza, si sospettava la solita manfrina che nulla avrebbe aggiunto alla sicurezza dei lavoratori.

Oggi l’ex procuratore aggiunto Raffaele Guariniello, svela gli altarini: la patente a punti è una sòla, per dirla alla romana, perché a parte tutte le altre considerazioni vale solo per i cantieri temporanei o mobili.

#sicurezzasullavoro#mortidilavoro#patenteapunti#raffaeleguariniello

https://notizie.tiscali.it/italialibera/articoli/sicurezza-sul-lavoro-brutta-sorpresa-patente-puntia-vale-solo-nei-cantieri-temporanei-o-mobilia-00001/

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Attualità

Ancora tre morti di lavoro, che confermano la media quotidiana.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Pasquale Pio Bernaudo, 38enne agricoltore di Castelnuovo della Daunia (Foggia), è la quarta vittima di questo inizio novembre in Puglia. Alla guida di un trattore con rimorchio, è stato tamponato nelle prime ore di mercoledì 6 novembre da un’automobile, mentre attraversava la provinciale 16 per San Severo.

Un urto talmente violento da far ribaltare il trattore, causando la morte di Bernaudo. Feriti altri due lavoratori che erano sul rimorchio.

Alfonso Pannullo, 58enne autotrasportatore di Eboli (Salerno), ha trovato la morte alle 4 di mercoledì 6 novembre sulla Romea, nel territorio di Mesola (Ferrara), quando il tir che guidava, complice anche la nebbia, è finito contro un cantiere stradale, rovesciandosi e prendendo fuoco.

Pannullo, che lascia la moglie e due figli, dipendente della Fratelli Riviello di Campagna (Salerno), era partito nel tardo pomeriggio di martedì 5 con un carico di verdure destinato a Venezia.

Giuseppe Valente, 63enne di Ausonia (Frosinone), moglie e due figli, dipendente della Gpr Marmi, una settimana fa aveva presentato domanda di pensionamento.

Mercoledì 6 novembre stava movimentando con un carro ponte pesanti lastre di marmo, quando una di queste si è sganciata dai supporti e gli è caduta addosso, uccidendolo sul colpo.

#pasqualepiobernaudo#alfonsopannullo#giuseppevalente#mortidilavoro

Novembre 2024: 17 morti (sul lavoro 14; in itinere 3; media giorno 2,8)

Anno 2024: 981 morti (sul lavoro 741; in itinere 240; media giorno 3,1)

142 Lombardia (100 sul lavoro – 42 in itinere)

94 Campania (79 – 15)

88 Veneto (61 – 27)

81 Sicilia (56 – 25)

74 Emilia Romagna (57 -17), Lazio (49 – 25)

65 Puglia (42 – 23)

61 Piemonte (46 – 14), Toscana (50 – 11)

34 Sardegna (29 – 5)

28 Marche (19 – 9)

25 Abruzzo (20 – 5)

24 Calabria (19 – 5)

20 Trentino (16 – 4)

19 Estero (16 – 3)

18 Liguria (16- 2), Friuli V.G. (15 – 3)

16 Umbria (13 – 3)

13 Alto Adige (12 – 1)

9 Basilicata (9 – 0)

7 Valle d’Aosta (7 – 0)

4 Molise (4 – 0).

Ottobre 2024: 100 morti (sul lavoro 74; in itinere 26; media giorno 3,2)

Settembre 2024: 93 morti (sul lavoro 67; in itinere 26; media giorno 3,1)

Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)

Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)

Giugno 2024: 105 morti (sul lavoro 72; in itinere 33; media giorno 3,5)

Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 96 morti (sul lavoro 76; in itinere 20; media giorno 3,3)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Attualità

Bullshit from USA.

Mentre Donald Trump realizza una schiacciante vittoria e si appresta a tornare spavaldamente alla Casa Bianca, non si può non sottolineare il totale fallimento delle rilevazioni degli istituti di ricerca negli Usa, che per mesi hanno sostenuto il vantaggio di Kamala Harris, poi il testa a testa, e stamani scoprono di aver sbagliato tutti, tutto.

Il loro fallimento fa il paio con quello degli analisti politici, i “columnist” delle testate giornalistiche, che hanno pontificato a vuoto per mesi. Come al solito, i presuntuosi esperti di vicende made in Usa che scrivono in Italia sono andati loro appresso, e come le pecore in fila, sono finiti nel burrone del ridicolo.

Il combinato disposto tra sondaggi fallaci e opinionismo del pressapoco sono una delle componenti principali della tanto decantata democrazia occidentale.

Sono quelle stronzate che impediscono ai più la visione nitida della realtà, che intossicano il discorso pubblico, che trasformano la politica in uno stucchevole e insulso reality, espropriando l’opinione pubblica del ruolo di condizionare le scelte dei governi, delle istituzioni, dei poteri economici, riducendo l’elettorato a tifoserie eccitabili e manipolabili.

Così che il termine “democrazia” si allontana sempre più dalla radice “demos” (popolo) per avvicinarsi sempre più velocemente alla definizione psichiatrica di demenza senile della “civiltà occidentale”.

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Attualità

Altre cinque vittime, mentre il governo Meloni taglia fondi per la sicurezza sul lavoro.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Il governo Meloni è impegnatissimo nella lotta per la sicurezza dei lavoratori. Talmente impegnato, racconta Giusy Franzese su L’Espresso, da aver deciso nella manovra di Bilancio “tagli al capitolo sicurezza sul lavoro e contrasto al lavoro nero: 7,9 milioni nei prossimi tre anni (due milioni e 636.000 all’anno).

Cifre forse non enormi, ma che rappresentano oltre un terzo delle riduzioni di spesa previste al capitolo politiche per il lavoro”.

Alla faccia delle vanterie della ministra contro il Lavoro, Maria Elvira Calderone, e della sua presidente del Consiglio.

Intanto si continua a morire di lavoro: aggiungiamo 5 nuove vittime, che portano il totale dell’anno a 977, a un passo cioè da quota mille.

E meno male che l’Inail ha appena finito di raccontarci che le cose vanno meglio.

Emanuele Favaloro, 25enne cameriere di Monreale (Palermo), moglie e un figlio di 4 anni, è morto lunedì 4 novembre tornando a casa, a sera, dal ristorante in cui lavorava.

La sua vettura ha sbandato e si è schiantata contro un muretto. Emanuele è deceduto poco dopo il ricovero all’ospedale Ingrassia di Palermo.

David Braida, autista 52enne dell’Apt di Gorizia, è morto martedì 5 novembre rientrando in deposito con l’autobus di linea.

Il mezzo è uscito di strada, per cause da accertare, ed è finito nel cortile di un’abitazione. Nulla da fare per il conducente.

Antonio Greco, ingegnere 72enne di Lecce, è morto martedì 5 novembre precipitando dai ponteggi di un cantiere.

Il professionista stava prendendo le misure per la realizzazione di una ringhiera al primo piano, quando ha perso l’equilibrio ed è caduto, morendo sul colpo.

Una 61enne originaria della Germania e residente a Padova, S.P., dipendente della Finesso Trasporti, è morta nel tardo pomeriggio di martedì 5 novembre, investita da un tir in manovra nel piazzale dell’azienda.

Non conosciamo ancora il nome del 65enne di Vallata (Avellino), precipitato da un ponteggio alto 6 metri nel cantiere allestito per i lavori nell’abitazione dell’uomo.

#emanuelefavaloro#davidbraida#AntonioGreco#mortidilavoro#sicurezzasullavoro

Novembre 2024: 13 morti (sul lavoro 10; in itinere 3; media giorno 2,6)

Anno 2024: 977 morti (sul lavoro 737; in itinere 240; media giorno 3,1)

142 Lombardia (100 sul lavoro – 42 in itinere)

94 Campania (79 – 15)

88 Veneto (61 – 27)

81 Sicilia (56 – 25)

73 Emilia Romagna (56 -17)

72 Lazio (47 – 25)

64 Puglia (41 – 23)

61 Piemonte (46 – 14), Toscana (50 – 11)

34 Sardegna (29 – 5)

28 Marche (19 – 9)

25 Abruzzo (20 – 5)

24 Calabria (19 – 5)

20 Trentino (16 – 4)

19 Estero (16 – 3)

18 Liguria (16- 2), Friuli V.G. (15 – 3)

16 Umbria (13 – 3)

13 Alto Adige (12 – 1)

9 Basilicata (9 – 0)

7 Valle d’Aosta (7 – 0)

4 Molise (4 – 0).

Ottobre 2024: 100 morti (sul lavoro 74; in itinere 26; media giorno 3,2)

Settembre 2024: 93 morti (sul lavoro 67; in itinere 26; media giorno 3,1)

Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)

Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)

Giugno 2024: 105 morti (sul lavoro 72; in itinere 33; media giorno 3,5)

Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 96 morti (sul lavoro 76; in itinere 20; media giorno 3,3)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Attualità

Inail diffonde i dati sulle morti di lavoro, ma i conti non tornano.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

L’Inail ha diffuso i suoi dati aggiornati al 30 settembre 2024 in tema di infortuni e morti sul lavoro. Secondo l’istituto nei primi 9 mesi dell’anno si sono registrate 776 vittime, in lieve aumento sul 2023 e in netto calo rispetto a tutti gli anni precedenti.

Secondo i nostri dati mancano all’appello 110 vittime, ma d’altro canto Inail parla di denunce ricevute, il che toglie dal tavolo un cospicuo numero di morti.

Inail da alcuni mesi è impegnato nella diffusione di dati volti a dimostrare che la situazione in Italia è in continuo miglioramento, stessa tesi portata avanti dal governo di destra, che infatti si guarda bene dal mettere mano alla materia sicurezza. (*)

Ousrisme Mbow, 29enne italiano di origini senegalesi, residente a Novara, ha perso la vita lunedì 4 novembre precipitando per una quindicina di metri da un viadotto della A6 tra i caselli di Savona e Altare.

Dipendente di una ditta del subappalto, la Alphe Ponteggi, Mbow stava assemblando il ponteggio sotto l’impalcato di un viadotto nel territorio di Quiliano (Savona), quando ha perso l’equilibrio ed è precipitato, morendo sul colpo.

Donatella De Col, 59enne bellunese dipendente della Vela di Longarone, attiva nella ristorazione collettiva, è morta lunedì 4 novembre alla guida di un furgone aziendale sulla statale 51 Alemagna, nei pressi di Ponte Cadore, a Pieve di Cadore (Belluno).

Il van ha sbandato ed è finito sulla corsia opposta, scontrandosi con un’automobile. De Col ha avuto la peggio.

(*) https://www.inail.it/portale/it/inail-comunica/comunicati-stampa/comunicato-stampa.2024.11.comunicato-stampa-open-data-inail-settembre-2024.

#ousrismembow#donatelladecol#mortidilavoro#sicurezzasullavoro#inail

Novembre 2024: 8 morti (sul lavoro 6; in itinere 2; media giorno 2)

Anno 2024: 972 morti (sul lavoro 733; in itinere 239; media giorno 3,1)

142 Lombardia (100 sul lavoro – 42 in itinere)

93 Campania (78 – 15)

87 Veneto (60 – 27)

80 Sicilia (56 – 24)

73 Emilia Romagna (56 -17)

72 Lazio (47 – 25)

63 Puglia (40 – 23)

61 Piemonte (46 – 14), Toscana (50 – 11)

34 Sardegna (29 – 5)

28 Marche (19 – 9)

25 Abruzzo (20 – 5)

24 Calabria (19 – 5)

20 Trentino (16 – 4)

19 Estero (16 – 3)

18 Liguria (16- 2)

17 Friuli V.G. (14 – 3)

16 Umbria (13 – 3)

13 Alto Adige (12 – 1)

9 Basilicata (9 – 0)

7 Valle d’Aosta (7 – 0)

4 Molise (4 – 0).

Ottobre 2024: 100 morti (sul lavoro 74; in itinere 26; media giorno 3,2)

Settembre 2024: 93 morti (sul lavoro 67; in itinere 26; media giorno 3,1)

Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)

Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)

Giugno 2024: 105 morti (sul lavoro 72; in itinere 33; media giorno 3,5)

Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 96 morti (sul lavoro 76; in itinere 20; media giorno 3,3)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Attualità

“Dannazione donna” torna in scena a Roma.

La vita, il lavoro, le contraddizioni, le umiliazioni, la resistenza, il privato delle donne in una grande azienda, travolta da un durissimo scontro ai vertici. Una pièce dalle tinte forti, comiche e drammatiche, in cui si muovono otto personaggi interpretati da una sola protagonista. Un testo innovativo, una grande prova attoriale.

Sabato 30 Novembre ore 21 -Domenica 1 Dicembre ore 18

Teatro San Giustino, viale Alessandrino 144, Roma.

Prenotazioni al numero 3927083226 o inviando un’e-mail a: signorichiediscena@gmail.com

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Attualità

L’agghiacciante bilancio di ottobre: 100 morti di lavoro.

di Piero Santonastaso

Il mese di ottobre 2024 si chiude con un bilancio provvisorio di 100 vittime del lavoro, 26 delle quali in itinere, con una media quotidiana di 3,2 morti.

Il centesimo lavoratore a perdere la vita è stato il vitivinicoltore 67enne Valerio Gazzera, trovato esanime giovedì 31 ottobre nella sua cantina di Busca (Cuneo), ripiegato su un tino pieno di mosto, ucciso probabilmente dalle esalazioni.

È un agricoltore anche la prima vittima di novembre, Gilberto Tonini, 71enne di Montescudo (Rimini), trovato venerdì 1° sotto un muletto che stava scaricando dal rimorchio di un trattore.

Lo stesso giorno all’ospedale del Mare di Napoli è stata dichiarata la morte per emorragia cerebrale del 53enne ghanese Inusah Musah, ricoverato in condizioni gravissime domenica 27 ottobre per la caduta da un ponteggio mobile alto 3 metri durante i lavori di ammodernamento in un negozio di Portici.

Senza esito l’intervento chirurgico per ridurre l’ematoma cerebrale. La magistratura ha disposto l’autopsia e sequestrato il negozio in cui è avvenuto il fatto.

Angelo Ognissanti, 34enne direttore di un supermercato MD a Cerignola (Foggia), sposato e padre di un bimbo, è morto alle 6,30 di sabato 2 novembre in un incidente stradale mentre andava al lavoro da Manfredonia, dove risiedeva.

L’auto sulla quale viaggiava si è scontrata frontalmente con un tir alle porte di Cerignola.

Sabato 2 novembre nel Foggiano c’è stata una seconda vittima: è il 58enne Michele D’Agruma, di San Marco in Lamis, che si è accasciato nel suo furgone mentre era impegnato nel giro mattutino di consegne di latte e prodotti caseari ai negozi di Manfredonia per conto della Silac (gruppo Parmalat). Inutili i soccorsi.

Ayaouy El Alami, bracciante marocchino di 46 anni è morto investito mentre in bicicletta tornava dal lavoro, intorno alle 20 di sabato 2 novembre, lungo la strada che collega Vittoria a Gela (Ragusa).

Il 56enne Emilio Pusceddu, titolare dell’omonima ditta di autotrasporto, è morto domenica 3 novembre a Sardara (Sud Sardegna): aveva affiancato un camion con rimorchio a un altro mezzo pesante, per un trasbordo di merce, ed era sceso dalla cabina quando il camion si è rimesso in movimento, complice la leggera pendenza, schiacciandolo.

#valeriogazzera#gilbertotonini#inusahmusah#angeloognissanti#micheledagruma#ayaouyelalami#emiliopusceddu#mortidilavoro

Novembre 2024: 6 morti (sul lavoro 4; in itinere 2; media giorno 2)

Anno 2024: 970 morti (sul lavoro 731; in itinere 239; media giorno 3,1)

142 Lombardia (100 sul lavoro – 42 in itinere)

93 Campania (78 – 15)

86 Veneto (59 – 27)

80 Sicilia (56 – 24)

73 Emilia Romagna (56 -17)

72 Lazio (47 – 25)

63 Puglia (40 – 23)

61 Piemonte (46 – 14), Toscana (50 – 11)

34 Sardegna (29 – 5)

28 Marche (19 – 9)

25 Abruzzo (20 – 5)

24 Calabria (19 – 5)

20 Trentino (16 – 4)

19 Estero (16 – 3)

17 Liguria (15 – 2), Friuli V.G. (14 – 3)

16 Umbria (13 – 3)

13 Alto Adige (12 – 1)

9 Basilicata (9 – 0)

7 Valle d’Aosta (7 – 0)

4 Molise (4 – 0).

Ottobre 2024: 100 morti (sul lavoro 74; in itinere 26; media giorno 3,2)

Settembre 2024: 93 morti (sul lavoro 67; in itinere 26; media giorno 3,1)

Agosto 2024: 97 morti (sul lavoro 67; in itinere 30; media giorno 3,1)

Luglio 2024: 104 morti (sul lavoro 83; in itinere 21; media giorno 3,3)

Giugno 2024: 105 morti (sul lavoro 72; in itinere 33; media giorno 3,5)

Maggio 2024: 101 morti (sul lavoro 79; in itinere 22; media giorno 3,1)

Aprile 2024: 105 morti (sul lavoro 85; in itinere 20; media giorno 3,5)

Marzo 2024: 84 morti (sul lavoro 68; in itinere 16; media giorno 2,7)

Febbraio 2024: 96 morti (sul lavoro 76; in itinere 20; media giorno 3,3)

Gennaio 2024: 81 morti (sul lavoro 55; in itinere 26; media 2,6).

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Mettendo il problema degli ostaggi in secondo piano Netanyahu ha distrutto l’anima di Israele.

“A fine agosto 2024 Eden è stata uccise insieme ad altri cinque israeliani nei tunnel.

Probabilmente i miliziani hanno sentito le truppe israeliane in avvicinamento e hanno voluto evitare che venissero recuperati vivi.

‘Tutti sanno che puoi provare a salvare gli ostaggi che sono negli appartamenti, in case in superficie, ma è impossibile fare operazioni di questo tipo nei tunnel’ ha detto Hila.

In quella fase il governo stava rallentando i negoziati insistendo sulla questione del corridoio di Filadelfia, il che ha scatenato l’indignazione popolare.

Come poteva Bibi lasciarli morire rifiutandosi di essere più flessibile?

Mettendo il problema degli ostaggi in secondo piano ‘Netanyahu ha distrutto l’anima di Israele’ mi ha detto Hila, reduce dal funerale di Eden a Tel Aviv.

‘Gaza è distrutta fuori, ma noi israeliani siamo distrutti dentro. Mi vergogno di essere israeliana nel mio stesso Paese’. (“Il sentiero dei dieci”, Davide Lerner, PIEMME.)

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“E gli ebrei del mondo, come possono parlare solo dell’antisemitismo senza guardare a ciò che in questo momento lo fa divampare, la guerra di Gaza?”

Netanyahu e il suo governo devono pagare non solo per quello che hanno fatto ai palestinesi di Gaza, ma anche per quello che la loro politica ha comportato per la stessa Israele”.

I morti di Gaza sono opera di uno Stato che si proclama a gran voce democratico, l’unica democrazia del Medio Oriente, ma che non esita a colpire vecchi e bambini per uccidere un solo capo di Hamas.

Un capo che sarà sostituito da un altro dopo pochi giorni. 

E gli ebrei del mondo, di quella diaspora che si riempie la bocca e la mente di etica ebraica e di pensiero ebraico, come possono accettarlo senza reagire? 

Come possono parlare solo dell’antisemitismo senza guardare a ciò che in questo momento lo fa divampare, la guerra di Gaza?

L’unico modo in cui possono farlo è se davvero credono che tutti gli arabi, che tutti i palestinesi, siano terroristi pronti a sgozzarli.

Non voglio pensare che sia così, preferisco vedere in questo il volto terribile della vendetta.

[…]

“Il percorso di Israele appare sempre più come un vero e proprio suicidio. 

L’escalation del governo israeliano non si ferma e aggiunge ogni giorno nuovi morti nei bombardamenti, nuove violenze, nuove dichiarazioni provocatorie dei suoi ministri. Israele restituisce colpo su colpo.

Ma è davvero questa la strategia vincente? 

Forse presto questo governo di estremisti cadrà e le bombe smetteranno di uccidere civili a Gaza. E in qualche misura, coi necessari compromessi, la vita ripartirà in Israele e nei territori palestinesi. 

Compromessi, perché dopo questa terribile esplosione di odio la strada non dico per la pace ma per una semplice convivenza è lunga. 

Le ferite devono rimarginarsi, quello che è stato distrutto deve almeno iniziare ad essere ricostruito. 

Netanyahu e il suo governo devono pagare non solo per quello che hanno fatto ai palestinesi di Gaza, ma anche per quello che la loro politica ha comportato per la stessa Israele. 

Gli israeliani dovranno trattare con Hamas, colpevole della terribile strage del 7 ottobre, ma i palestinesi dovranno trattare con chi è colpevole di aver distrutto le loro case e ucciso le loro famiglie. 

Non possiamo dare per scontato che l’odio lasciato da tutti questi traumi cesserà un giorno. Ma non ci sono altre strade che questa.” (da “Il suicidio di Israele” di Anna Foa, Editori Laterza).

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Questa è la storia di Giuseppe Gioacchino Bordonaro, morto dieci anni fa, perché lavorava in nero e senza misure di sicurezza alla realizzazione di un manufatto abusivo.

di Piero Santonastaso | Facebook.com/Mortidilavoro

Giuseppe Gioacchino Bordonaro aveva 52 anni, moglie e 3 figli, quando il 16 luglio 2014 morì all’ospedale di Messina, dove era ricoverato dal 24 giugno per una caduta dal tetto in un cantiere di Canicattì.

Lavorava in nero e senza misure di sicurezza alla realizzazione di un manufatto abusivo.

Dieci anni dopo è arrivata la sentenza di primo grado per una storiaccia in cui c’è stato anche il tentativo di far passare per incidente stradale la morte di un lavoratore.

Dieci lunghi anni che hanno fatto cadere in prescrizione numerosi capi d’accusa, come la violazione della normativa sulla sicurezza del lavoro, la simulazione di reato, il favoreggiamento personale, l’abusivismo edilizio (quest’ultimo per via della intervenuta sanatoria).

È rimasto in piedi l’omicidio colposo, per il quale sono stati inflitti 4 anni di reclusione a Giovanni Garlisi, 45 anni, titolare dell’impresa esecutrice, che ai medici dell’ospedale di Canicattì aveva detto di aver investito con il furgone Bordonaro mentre raccoglieva erbacce; un anno a Roberto Lauricella Donisi, 56 anni, titolare dell’impresa affidataria dei lavori; 8 mesi ad Antonio Ferraro, 64 anni, proprietario e committente dei lavori.

L’accusa aveva chiesto per tutti e tre la condanna a 4 anni e 6 mesi.

Tutti risarciranno le parti civili per importi da 25mila a 50mila euro, mentre la vedova e i tre figli riceveranno una provvisionale, immediatamente esecutiva, di 135mila euro.

La pena a Ferraro e Lauricella Donisi è stata dichiarata “condizionalmente sospesa” per il termine di 5 anni.

La prescrizione è intervenuta per altri due imputati, la comproprietaria Maria Grazia Cuva (assolta dall’omicidio colposo), e Gioacchino Caracciolo, collega della vittima, che aveva negato la presenza di Bordonaro nel cantiere.

Ognuno tragga le sue conclusioni.

#mortidilavoro#sicurezzasullavoro#lavoronero#giuseppegioacchinobordonaro

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