da repubblica.it
Onda, cobas e centri sociali contro il G8
Diretta a cura di Katia Ancona, Laura Mari e Valeria Pini
18.30 – Piazza Navona
Dopo essere entrati in piazza Navona, con caschi in testa e passamontagna sul volto, il gruppetto di manifestanti, una ventina di ragazzi in tutto, si è avvicinato ad una delle vie che porta al Senato, presieduta da un cordone di forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa. Hanno atteso qualche minuto al centro piazza, poi si sono slacciati i caschi e sono andati via. Intanto la piazza si sta svuotando.
18.05 – Ancora una Banca
Ancora una banca nel mirino dei manifestanti. Questa volta, a finire sotto “i colpi” dei partecipanti al corteo contro il G8 del welfare, è stata la filiale della Intesa-San Paolo di corso Vittorio Emanuele. Contro la banca, ricoperta di vernice e circondata dalla nube dei fumogeni, anche lancio di bottiglie di birra.
17.56 – Brunetta
Centinaia di scarpe, qualcuna ha anche raggiunto il balcone del primo piano, sono lanciate dallo spezzone degli studenti e dei precari in marcia contro il portone del ministero della funzione pubblica in corso Vittorio.Acceso anche qualche fumogeno depositato davanti al portone. Il corteo ha ripreso la marcia.
17.50 – Caschi e passamontagna
Lancio di fumogeni dai manifestanti del corteo contro il G8 anche contro la banca San Paolo di Corso Vittorio Emanuele. Intanto una ventina di manifestanti sta entrando a piazza Navona con caschi in testa e passamontagna.
17.20 – Autorizzati
Sono tutti autorizzati i cortei che sfilano oggi a Roma per protestare contro il vertice dei ministri del Lavoro del G8 che si terrà nella capitale da domani fino al 31 marzo.
I percorsi sono stati tutti segnalati per tempo dagli organizzatori e non violano in nessun modo il protocollo che regola lo svolgimento dei cortei nella Capitale.
17.10- All’Altare della patria
Alcuni manifestanti hanno lanciato due fumogeni all’interno dell’Altare della Patria.
17.05 – La sfida
“Siamo in seimila da tutta Italia”. Gli organizzatori del corteo partito da piazza Esedra, nella capitale, per protestare contro il vertice dei ministri del Lavoro del G8 che si terrà nella capitale da domani fino al 31, stimano questa cifra sui partecipanti alla manifestazione che raggruppa vari cortei partiti da diversi punti della capitale. Dal megafono, uno degli organizzatori spiega le ragioni del corteo: “sfidiamo le nuove leggi liberticide sugli scioperi”.
16.58 – Tocca alla Carim
Lancio di vernice rossa e petardi anche contro la banca Carim di via Cavour, al passaggio del corteo contro il G8. “Vernice rosse contro tutte le banche – urla al megafono un manifestante – Adesso dovete darci il denaro, vogliamo reddito, case”.
16.50 – “Casa per tutti”
Le vetrine di un’agenzia immobiliare della Pirelli Re, in via Cavour, sono state completamente ricoperte di vernice bianca da alcuni dei partecipanti al corteo contro il G8 sociale. Accanto, con lo spray rosso, le scritte ‘casa per tutti’ e ‘soldi nostri’
16.45 – Paolo Ferrero
“Ottima manifestazione, che tiene assieme tutti gli strati sociali colpiti dalla crisi: lavoratori ex garantiti, precari, disoccupati, studenti. Quindi molto utile e importante”. Lo ha detto il segretario nazionale del Prc Paolo Ferrero che sta partecipando alla manifestazione organizzata da Cub, Cobas e Sdl che sta sfilando per le strade del centro di Roma. Una manifestazione – ha aggiunto Ferrero – che chiede al governo di cambiare politica visto che sino ad ora ha fatto solo gli interessi di chi la crisi l’ha provocata e non dei lavoratori che la stanno pagando”.
16.40 – Contatto
Il gruppo di manifestanti ha tentato di uscire dal corteo a piazza di Esquilino per dirigersi dove c’è la sede dell’assicurazione legata alla vendita delle case a via Pincherle. C’è stato un contatto con le forze dell’ordine e poi il gruppetto con il volto coperto da passamontagna è stato richiamato dagli altri manifestanti a rientrare nel corteo.
16.35 – “Palestina Libera”
Al grido di “Palestina libera” è stata esposta da San Pietro in Vincoli una bandiera Palestinese grande diversi metri. Sotto, uno striscione con la scritta “Boicottiamo Israele”. A farlo, durante il corteo dei sindacati, il Comitato che sta avviando una campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani a seguito dell'”Aggressione alla Striscia di Gaza”.Il comitato spiega che la campagna nasce in seguito della “Aggressione alla Striscia di Gaza e il sostegno del dramma dei palestinesi”.
16.25-Momenti di tensione
In piazza dell’Esquilino un gruppo di manifestanti ha lanciato oggetti e qualche petardo in direzione della polizia schierata nei pressi del Viminale. Sono risuonate un paio di forti esplosioni. Il corteo ora sta comunque procedendo sul suo percorso e, dopo alcuni momenti di tensione, sembra senza conseguenze, tutti i manifestanti stanno riprendendo a marciare.
16.10 – Contro la Unipol
Lanci di vernice e petardi contro la Unipol di via Cavour
16.05 – A via Cavour
Il corteo con in testa le organizzazioni sindacali sta percorrendo via Cavour all’altezza della stazione della metropolitana. Il corteo è scortato da agenti delle forze dell’ordine in divisa. Sventolano bandiere di Rdb-Cub e Cobas. Tra gli esponenti politici presenti Giovanni Russo Spena (Prc), il consigliere provinciale di Sa Gianluca Peciola e il capogruppo di Sa in Campidoglio Andrea Alzetta.
16.03 – Gli striscioni
Tra gli striscioni, quello dei precari della scuola e della Cri.Tre manifestanti si sono vestiti da fantasmi: sono gli infermieri precari dell’Asl di Chieti che chiedono la stabilizzazione. “Siamo uniti tutti noi lavoratori perché questa crisi noi non la pagheremo”, scandiscono i manifestanti ai megafoni
16 -Roma blindata
In una Roma blindata il corteo, capitanato dai Cobas, vede il dispiegamento di oltre mille uomini delle forze dell’ordine per presidiare le sedi istituzionali e eventuali obiettivi sensibili ma ancora i manifestanti sono poco più che un centinaio. Muniti di bandiere di Rifondazione, anche gli studenti per esprimere “il diritto allo studio, al lavoro e al dissenso perchè -come recita uno striscone- la crisi la paghiamo noi”.
15.50 – Partiti
Al motto ‘Contro il fascismo e la repressione’ è partito a Roma il corteo organizzato dai sindacati di base, dai centri sociali e dagli studenti per protestare contro il vertice dei ministri del Lavoro del G8 che si terrà nella capitale da domani al prossimo 31 marzo.
15.40- Gli ex
Gli studenti che hanno abbandonato l’Onda si sono schierati dietro gli striscioni di Sinistra Critica
15.35 – Cobas e studenti
I cortei di Cobas e studenti si sono riuniti in piazza dei Cinquecento
15.30-Brunetta
“Se eravamo gueriglieri Brunetta tu non c’eri”. Così gli studenti dell’Onda di Napoli.
15.20 – Nessuna divisa
Ancora non è visibile nessuna divisa di polizia nè carabinieri. Ai vigili urbani il compito di chiudere il traffico al passaggio del corteo.
15.10 – Spena e Alzetta
“Stiamo riconquistando ciò che pensavano di toglierci con i manganelli”, gridano gli studenti con il megafono. Tra gli esponenti politici, presenti Giovanni Russo Spena (prc), il consiglere provinciale Gianluca Peciola e il suo omologo in campidoglio Andrea Alzetta.
15.05 – Fumogeni e petardi
Agli studenti dell’onda, ormai circa 1000, si sono uniti i migranti di action, e i rappresentanti dei centri sociali provenienti dalla stazione tiburtina. In apertura del corteo, tra fumogeni, petardi e slogan contro il protocollo sui cortei firmato da prefettura e comune di Roma.
15 – Slogan
“L’Onda è tronata ed è ancora più incazzata”, “Il corteo batte il protocollo e nessuno ci fermerà”
14.45 – Partono gli studenti
E’ partito da piazzale Aldo Moro il corteo degli studenti diretti a piazza della Repubblica. Ai manifestanti si sono uniti i rappresentanti di Action e dei blocchi precari. Secondo gli organizzatori in piazza ci sono circa 2mila persone. In testa al corteo lo striscione “Guerriglieri anomali contro il G14 per un nuovo welfare”, firmato da “Sapienza in Onda”.
14.30 – Arrivano i precari metropolitani
Con in testa un grosso striscione con su scritto “Hate G8 out of controllo” e cantando in coro “Noi la crisi non la vogliamo”, un centinaio di aderenti ai blocchi precari metropolitani (rete che include centri sociali, movimenti per la casa, studenti e Asia-Rdb) sono partiti in corteo, non autorizzato, dalla stazione Tiburtina diretti alla Sapienza, contro il vertice G8 dei ministri del Lavoro.